La Svezia, lo sappiamo già, è una miniera di sorprese
musicali e questa volta colpisce la nostra attenzione grazie ad un
quintetto con uno spassionato amore per Pink Cream 69, Ozzy Osborne
e Magnum. Questa band capitanata dal cantante Peter Hogberg (ispirato
da Ray Gillen dei Badlands) nasce nel 2001 e si dedica molto all’attività
live, girando di pub in bar.
L’intesa fra i componenti ne guadagna e lo si riscontra proprio
in questo debutto su supporto ottico dal titolo “Nightvision”.
“Fight” incomincia con le chitarre di Stefan Fjellner
in evidenza. I svedesi credono in quello che fanno e lo si sente,
questo brano non sembra uscire da un disco d’esordio. Le tastiere
di Marten Sandèn riempiono il suono e la ritmica è precisa
ma non invadente. “Soldier Of A Dark Land” è una
piccola gemma Hard Rock, trascinante e ruffiana. Impossibile restare
indifferenti. Ottimo il lavoro di gruppo, ma in evidenza quello di
Mikael Szemler alla batteria. Con “Silent Cry” ancora
una volta veniamo colpiti dalla bella voce di Peter, ma soprattutto
non si placa la buona vena compositiva del gruppo che sembra aver
scritto una importante pagina della storia Hard Rock svedese. “Dragonfire”
ripercorre strade battute già dai grandi Magnum, ma questo
risulta forse essere il pezzo meno interessante dei precedenti. “Thin
Line Between Love And Hate” invece fa pensare, il ritornello
è semplice, ma è tutta l’articolazione della canzone
a rendere tutto molto accattivante. Gradevolissimo l’assolo
di chitarra supportato dall’eccellente lavoro delle percussioni.
“Stand Tall” continua a tenere alta la nostra attenzione,
i Nightvision hanno indubbia classe. Mi viene un dubbio, che non siano
svedesi? Bisogna arrivare alla settima traccia per ascoltare un lento,
e che lento, “Hard To Let You Go” è il classico
momento da sognare ad occhi aperti, forse scontato, questo si, ma
diretto al cuore e poi quando parte quella chitarra….
Sta a “Break The Chain” riaprire le ostilità, mentre
“The Last Time” pur essendo un pezzo scontato gode di
buon potenziale emotivo. Angoscioso il tempo che comincia a correre
in “Time Is Running Out” con i suoi riff granitici e la
conclusiva “The End” lascia appagate le nostre orecchie.
Questi sono i Nightvision in poche righe, ma c’è da aggiungere
che il suono è cristallino, nei solchi aleggia grande classe
e le canzoni sono belle insomma, cosa si cerca di più in un
buon disco di Hard Rock? A voi la scelta. MS
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