Rock Impressions

Nil - Quarante Jours sur le Sinai NIL - Quarante Jours Sur le Sinai
Unicorn Digital
Distribuzione italiana: ?
Genere: Prog
Support: CD - 2006


I franchi NIL appartengono a quella schiera di artisti veri, i quali non badano certo alla fugacità delle mode che pretendono di segnare il corso degli eventi musicali, e che inscatolano prodotti-CD come fossero banali oggetti di facile consumo. Usa e getta. Nossignori, al pari di illustri colleghi, come i conterranei Thork ed i finnici Tenhi, i fratelli Maurin, David e Samuel, Benjamin Croizy e Frank Niebel propongono la loro Arte con la compostezza e la competenza di chi in partenza conosce il proprio destino: venir apprezzati da pochi, ma devoti cultori.

"Quarante jours sur le Sinai" precede il disco che me li ha fatti conoscere, "Nil novo sub sole", e che era stato auto-prodotto e distribuito dall'insieme stesso, prima che la valida Unicorn Digital del bravo (e coraggioso) Michel St-Père se ne assumesse l'onere/onore di ri-presentarla, in una bella e sontuosa edizione che consta di un corposo libretto supplementare che esplica la vicenda in esso svolta. Non trattasi di rilettura di canoni biblici, in quanto è ben più complesso l'approccio dei nostri alla materia spirituale/esoterica. Ne è segno la diffusa bibliografia (una cinquantina di titoli!) che viene dettagliata fra le pagine del volumetto stesso, e che comprende opere di Plutarco, di Dante Alighieri, di Platone, ma pure di Papus, del Saint Martin, di Bacon, di Champollion. Un lavoro imponente che occupa ben oltre un'ora di - ottima - musica, suddivisa in due "Atti", partiti ulteriormente in ventinove frammenti.

La musica non poteva che essere misterica ed ermetica, anche se la melodia costituisce una delle colonne portanti di "Quarante jours...". Efficacissimo lo strumentismo, a volte asciutto altre ampolloso e scenografico, mentre non trovo verbi bastanti a tessere le giuste lodi all'interpretazione sublime della cantante Roselyne Berthet, vero valore aggiunto (considerato che opera come ospite) di NIL. Rock progressivo? Si, amici miei, nel senso più ampio e nobile del termine. Un viaggio alla scoperta di tesori spirituali, ove sapienza esoterica gelosamente custodita disvela parchi bocconi di una conoscenza sterminata, ed ove le sabbie infuocate dell'Egitto rappresentano uno soltanto dei mille palcoscenici che dovremo calcare, onde addivenire ad una compiuta comprensione di tanta grandezza, così semplicemente elargita da questi meravigliosi musici. AM


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