Mi
giunge dalla lontana Australia, più precisamente da Sydney,
un debutto discografico di una Hard Rock Band dalle buone potenzialità.
Il quartetto in esame ha il nome di Nobody’s Fool e di certo
parte con grandi aspettative, visti gli impegni live intrapresi, a
partire da Malbourne per poi giungere a Los Angeles.
Sin dalla prima traccia dal titolo “Hold On” ci sono idee
ben chiare, i ragazzi non hanno certo le intenzioni di snaturare lo
spirito del Rock, tantomeno la pretesa di aprire nuove strade, ma
di certo hanno voglia di prendere un passaggio nel treno dell’adrenalina
e di divertirsi.
Il risultato è più che dignitoso, con tanto di riferimenti
a band come Motley Crue o i Gun’s & Roses. Un Rock sensuale,
dalle sonorità primi anni ’90, grezzo e sudaticcio, con
la voce di Milsoz a dettare i tempi e gli umori. Buona la ritmica
di Steve alla batteria e di Willy al basso, mentre Marcus in “Let
It Ride” ci propina un assolo di chitarra davvero divertente.
L’America è nella mente dei Nobody’s Fool, l’Hard
Rock di “Here To Rock” è alquanto esplicito. La
ricerca del ritornello accalappiatore è evidente ed il risultato
è nelle nostre orecchie. Non mancano neppure le ballate che
in questo caso hanno il titolo di “Forever” ed “All
I Have”.
Questo genere di musica è semplice da assimilare, da compagnia
per un percorso stradale affrontato ad alto volume, con tanto di tettino
decappottabile in “on” per lunghe e polverose strade d’America
e non. Contagiosa la cadenza di “Tie Me Up”, difficile
restare fermi all’ascolto. E non deve nemmeno mancare una bella
donna di compagnia, magari proprio come quella che gli Australiani
ci presentano nel retro del cd…retro, appunto. Tutto questo
fa Rock ed i Nobody’s Fool lo sanno, non stupiscono dunque,
ma fanno le fusa come un gatto che sa ciò che vuole. Allora
perché non lasciarsi sfregare, sappiamo bene che carezzare
un gatto è antistress, pertanto ben vengano dischi come questo
e se di tanto in tanto fanno capolino Saxon, Motley Crue o chi per
loro, tanto meglio.
Buon debutto, ora non resta che lavorare sulla personalità
che, sono certo, con il tempo non tarderà ad arrivare. Ed ora
chi mi toglie dalla testa il ritornello di “Send Me An Angel”?
Rock On, Australia! MS
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