L'etichetta
francese Musea, oltre a produrre una vasta rassegna di band dedite
al prog, che altrimenti avrebbero rischiato un criminale anonimato,
si è sempre distinta anche per la ristampa di lavori praticamente
irreperibili come, ad esempio è successo con Atabal Yemal dei
Tempano, con il superlativo Synphonic Slam, con gli Happy The Man
e con i Country Lane.
Il CD che vi presentiamo non è la ristampa di un disco clamorosamente
sepolto sotto la polvere del tempo, ma contiene delle registrazioni
inedite fatte dal '78 all'82 di questa oscura formazione francese,
che ha pubblicato il primo disco "Neuf Songes" solo nel
'92, dopo diverse peripezie.
La formazione è atipica: chitarra, flauto, viola, basso e batteria,
più il saltuario contributo di altri strumenti a fiato e di
archi. Si respira a pieni polmoni la voglia di sperimentare, di cercare
soluzioni inedite, di creare una miscela unica. Ovviamente non sono
dei precursori e la loro musica è ricca di riferimenti: Magma,
Soft Machine, King Crimson; ovvero la crema del prog più folle
e visionario e del jazz rock più accessibile.
Vi sembra un cocktail pesante e indigesto? Tutt'altro, il disco è
godibilissimo, niente psichedelia allucinata, ma prog rock (si, perché
la base rock è sempre in evidenza) eccelso! Grandi parti ritmiche,
che, anche quando sono intricate e complesse, non perdono un senso
d'insieme. Le improvvisazioni continue sono una gioia per l'ascoltatore
e, nonostante la strumentazione atipica, ci sono dei momenti durissimi
come in "Tintamarre", uno dei brani più belli. Ma
anche "Alpha de Centaure" e "Venise" sono songs
molto riuscite.
A molti di voi questo disco potrà sembrare un viaggio indietro
nel tempo, ma le follie dell'attuale prog metal sono nate da lavori
come questo e il cuore non può non apprezzare questa musica
evocativa e senza tempo. Il '78 è molto lontano, molti di voi
non erano ancora nati, ma non per questo dovete ignorare le vostre
radici. GB
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