Il violinista partenopeo Edo Notarloberti è molto attivo, è
parte di formazioni come Ashram, Corde Oblique, Argine e del progetto
acustic blues La Grange. Questo è il suo primo album solista
che esce in una elegante edizione limitata di 601 copie, merito della
Ark Records che è sempre molto attenta alla qualità
dei suoi prodotti. Questo disco è in bilico tra romanticismo
neo classico, musica da camera e atmosfere dark intrise di malinconia
e nostalgia, la veste acustica con violino (Edo), pianoforte (Martina
Mollo) e violoncello (Gianpaolo Nigro) è altamente suggestiva
e capace di materializzare emozioni profonde. Poi il cantato ispirato
di Valentina Del Giudice e di Salvio Sanmartino fanno il resto.
Il disco parte subito molto bene con un brano strumentale ricco di
pathos, fin dall’inizio è subito coinvolgente e suggestivo,
con un buon incedere fatto di melodie accennate e stacchi, poi si
viene travolti da un crescendo molto riuscito. “Silent Prayer”
sembra uscire dal repertorio classico romantico, Martina dà
un’interpretazione molto toccante del pezzo, che suona tutt’altro
che “silente”, anzi la poesia diventa tanto forte da elevare
l’ascoltatore in un’estasi contemplativa. “Marianna
y la Melancholia” è ancora magia sulle note del violino
di Edo e del pianoforte di Martina. “Preludio on My Skin”
è il secondo brano cantato e per una volta mi è difficile
scegliere fra gli strumentali e i brani con voce, tanto è l’equilibrio
stilistico e l’intensità di entrambe. Ogni brano riesce
a toccare delle corde del nostro io più profondo, c’è
una profonda unità stilistica e il disco è bello nel
suo insieme, tanto che non serve vivisezionare ogni singola traccia.
Il cd dura solo mezz’ora, ma ho perso il conto delle volte che
l’ho fatto ripartire e ogni volta ho provato lo stesso intenso
trasporto, un disco davvero emozionante. Edo è stato capace
di entrare come una lama nei nostri sentimenti e di lasciare dentro
di noi un segno profondo del suo passaggio. Bravo! GB
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