Rock Impressions

Notturna - Dentro Me NOTTURNA - Dentro Me
Sliptrok Records
Distribuzione italiana: Andromeda
Genere: Heavy Metal / Prog Metal
Support: CD
- 2013


Il cantante e chitarrista Michele Rizzi ha fondato i Notturna nel lontano 1987, la band ha ricevuto negli anni numerosi consensi, ma nonostante questo Dentro Me, uscito nel 2013, è solo il quarto disco pubblicato dal gruppo triestino. Alcuni cambi di line up hanno portato la band all’attuale conformazione con Giuseppe Mechi al basso e Christina Hirsch alla batteria, poi come ospiti ci sono anche dei violinisti, dei tastieristi e un saxofono. Michele si occupa anche della composizione di tutti i brani.

Un incipit quasi pinkfloydiano apre la title track, che presto assume i connotati di un heavy metal dalle tinte oscure, molto chitarristico, ma anche molto attento alle melodie, ottimo il connubio con l’italiano, inoltre Michele interpreta il brano con grande pathos, riesce a dare spessore a parole e musica. Gli arrangiamenti sono ottimi e la sezione ritmica è davvero precisa e dimostra di essere rodata a dovere. Molto originale l’intreccio della chitarra in “Illusioni”, che sfiora il prog metal, sempre con tinte gotiche. “Vento Soffiami” è una ballad molto intensa, con un testo davvero poetico. “Feline Instinct” è un primo strumentale dove Rizzi mette in mostra tutta la sua abilità come chitarrista, siamo ancora nei meandri del prog metal, con risultati di buon spessore, soprattutto per l’uso di aperture melodiche che appagano l’ascolto. “Io Vorrei” è un brano dal testo oscuro, teso tra amore e tragedia, tutto costruito su di un metal sempre in bilico tra prog e gothic, temi che attraversano tutto l’album. Alcuni brani offrono anche riflessioni molto profonde come “Non Siamo Liberi”. Tre le bonus tracks, si parte con “I Wish”, traduzione in inglese di “Io Vorrei”, strano a dirsi (per me), ma preferisco la versione in italiano. “Viento Soplame Lejos” è la versione spagnola di “Vento Soffiami”, è giusta l’attenzione anche a paesi oltr’alpe, ma anche in questo caso vale la considerazione precedente. Chiude la versione radiofonica di “Dentro Me”, non c’è dubbio il pezzo funziona e possiede una buona forza di penetrazione.

Bel disco questo dei Notturna, soprattutto perché pur giocando tra prog e gothic, non assomiglia ad altri dello stesso panorama, anche in questo caso ci possiamo fregiare di avere nel nostro bistrattato paese artisti unici, spesso più apprezzati all’estero che in patria, perché non proviamo a cambiare le cose? GB

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