Rock Impressions

Notturno Concertante - Canzoni allo Specchio NOTTURNO CONCERTANTE - Canzoni allo Specchio
Radici Music
Distribuzione italiana: si
Genere: Prog Folk
Support: CD - 2012


Erano anni che non vedevo una confezione cd cartonata così ricca (52 pagine) ed erano altresì anni che i Notturno Concertante non si facevano vivi, precisamente dieci. I cultori del Prog sanno bene che la band di Lucio Lazzaruolo e di Raffaele Villanova è una colonna portante del genere New Prog degli anni '90, dedito ad un sound più acustico che elettrico. Certo, le arie dei Marillion sono tempi lontani e oramai abbandonati da parte dei Notturno, i quali si dedicano nel corso della discografia suddivisa in sei realizzazioni, ad un discorso più etnico e folcloristico del poliedrico mondo Prog.
L'esordio di "The Hiding Place" nel 1989 sembra davvero lontano, anche come tipo di sonorità ed ecco allora che "Canzoni Allo Specchio" risultano mature, profonde, saporite come un bicchiere di whisky invecchiato, da sorseggiare di tanto in tanto per meditare.
Raffaele Villanova oltre che chitarrista è il realizzatore design ed art director di questo libriccino che accompagna l'evento sonoro. Foto, disegni a carboncino, testi e molto altro nel contenuto, compresa una breve bio attuale realizzata dal noto intenditore e giornalista musicale Donato Zoppo.
Ma veniamo alla musica, quella che più ci interessa, l'attesa di dieci anni per un fans della band è paragonabile ad un ergastolo, ma è a questo punto che quando subentra una possibile scarcerazione il tutto assume connotati di piacere immenso. Dieci sono anche le tracce contenute nel disco, che si apre con "Ahmed L'Ambulante", arabeggiante nell'impostazione vocale di Giuseppe Relmi. Etnica e Rock si intersecano con le culture annesse, fra violini e chitarre, per un risultato caldo e soleggiante.
"Young Man Gone West" è morbida, se vogliamo più composizione che canzone, da essa fuoriesce tutta la mediterraneità dei Notturno Concertante, uno strumentale che per certi versi è vicino alle ultime realizzazioni della PFM.
"Come Il Vento" alza il ritmo senza strafare, portando l'ascolto verso lidi più cantautoriali, pur sempre restando ancorato al Folk. Lieve ed introspettiva "Le Anime Belle", il piano sgocciola note che accompagnano gli strumenti con delicatezza e classe. Bella l'apertura da parte del violino che dona ampiezza all'ascolto. Uno dei momenti più interessanti di "Canzoni Allo Specchio". Ricordo che "Anime Belle" e "The Price Of Experience" sono due classici della band, in questo lavoro rivisitati e forniti loro di nuova veste.
"On Growing Older" potrebbe uscire dalla discografia di Angelo Branduardi, breve strumentale basato sulla chitarra acustica, archi e tastiere, malinconico e penetrante. La title track porta in se sonorità più coraggiose, elettroniche ma soprattutto sax e tanta melodia, fra vigore e pacatezza.
"La Milonga Di Milingo" è una bossanova, dove la band ancora una volta mette in risalto il gusto per gli arrangiamenti. "Lei Vede Rosso" è uno dei brani più interessanti del disco nei suoi sette minuti, mentre "Arkenciel" chiude l'album con due minuti di chitarra classica.
Mi auspico un tempo minore per poter godere di un ritorno discografico da parte della band irpina, perchè ascoltarli è sempre un piacere.
Da gustare lentamente. MS


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