Erano anni che non vedevo una confezione cd cartonata così
ricca (52 pagine) ed erano altresì anni che i Notturno Concertante
non si facevano vivi, precisamente dieci. I cultori del Prog sanno
bene che la band di Lucio Lazzaruolo e di Raffaele Villanova è
una colonna portante del genere New Prog degli anni '90, dedito ad
un sound più acustico che elettrico. Certo, le arie dei Marillion
sono tempi lontani e oramai abbandonati da parte dei Notturno, i quali
si dedicano nel corso della discografia suddivisa in sei realizzazioni,
ad un discorso più etnico e folcloristico del poliedrico mondo
Prog.
L'esordio di "The Hiding Place" nel 1989 sembra davvero
lontano, anche come tipo di sonorità ed ecco allora che "Canzoni
Allo Specchio" risultano mature, profonde, saporite come un bicchiere
di whisky invecchiato, da sorseggiare di tanto in tanto per meditare.
Raffaele Villanova oltre che chitarrista è il realizzatore
design ed art director di questo libriccino che accompagna l'evento
sonoro. Foto, disegni a carboncino, testi e molto altro nel contenuto,
compresa una breve bio attuale realizzata dal noto intenditore e giornalista
musicale Donato Zoppo.
Ma veniamo alla musica, quella che più ci interessa, l'attesa
di dieci anni per un fans della band è paragonabile ad un ergastolo,
ma è a questo punto che quando subentra una possibile scarcerazione
il tutto assume connotati di piacere immenso. Dieci sono anche le
tracce contenute nel disco, che si apre con "Ahmed L'Ambulante",
arabeggiante nell'impostazione vocale di Giuseppe Relmi. Etnica e
Rock si intersecano con le culture annesse, fra violini e chitarre,
per un risultato caldo e soleggiante.
"Young Man Gone West" è morbida, se vogliamo più
composizione che canzone, da essa fuoriesce tutta la mediterraneità
dei Notturno Concertante, uno strumentale che per certi versi è
vicino alle ultime realizzazioni della PFM.
"Come Il Vento" alza il ritmo senza strafare, portando l'ascolto
verso lidi più cantautoriali, pur sempre restando ancorato
al Folk. Lieve ed introspettiva "Le Anime Belle", il piano
sgocciola note che accompagnano gli strumenti con delicatezza e classe.
Bella l'apertura da parte del violino che dona ampiezza all'ascolto.
Uno dei momenti più interessanti di "Canzoni Allo Specchio".
Ricordo che "Anime Belle" e "The Price Of Experience"
sono due classici della band, in questo lavoro rivisitati e forniti
loro di nuova veste.
"On Growing Older" potrebbe uscire dalla discografia di
Angelo Branduardi, breve strumentale basato sulla chitarra acustica,
archi e tastiere, malinconico e penetrante. La title track porta in
se sonorità più coraggiose, elettroniche ma soprattutto
sax e tanta melodia, fra vigore e pacatezza.
"La Milonga Di Milingo" è una bossanova, dove la
band ancora una volta mette in risalto il gusto per gli arrangiamenti.
"Lei Vede Rosso" è uno dei brani più interessanti
del disco nei suoi sette minuti, mentre "Arkenciel" chiude
l'album con due minuti di chitarra classica.
Mi auspico un tempo minore per poter godere di un ritorno discografico
da parte della band irpina, perchè ascoltarli è sempre
un piacere.
Da gustare lentamente. MS
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