Opera seconda della neonata Triple Silence, un'etichetta che conta
più degli artisti che ha in catalogo. Nata da una criticabile
operazione commerciale (nda vedi anche la recensione dei Jezebel),
produce musica per solleticare i pruriti sessuali dei maschietti al
fine di vendere e distribuire pornografia e satanesimo commerciale
tramite internet.
Vampirismo, sadomasochismo, lesbismo e oscenità fetish dal
sapore necrofilo e satanico sono gli ingredienti principali del look
di queste "monache" dedite alla religione del sesso, un
mix che indica già i motivi di interesse, perché di
contenuti musicali non ce ne sono proprio. Le sedici traccie incluse
propongono un mix di elettronica, metal e sospiri e in questo senso
il disco è perfetto, un prodotto ben realizzato, talvolta un
po' moscio, ma perfetto per spettacoli erotici e discoteche alternative.
La musica assomiglia più alla colonna sonora di un horror movie
di serie B, partiture rallentate ad alto tasso di riferimenti sessuali.
In altre parole si tratta di un'orribile scopiazzatura posta in essere
da gente che conosce bene il proprio mestiere. Il goth è anche
questo, per qualcuno è una moda fatta di abbigliamento tematico,
catene, piercing e sangue. Uno stile di vita? Può darsi, ma
ho sempre considerato il goth come un movimento con dei presupposti
artistici ben più interessanti, questo cd non ne offre neppure
uno. In chiusura c'è la cover di "Christine Sixteen",
il brano goliardico dei Kiss del divertente Love Gun, tutto un altro
pianeta, questa perversa versione elettronica non ne riproduce minimamente
lo spessore. Un disco da ignorare. GB
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