Le divinità classiche sono state spesso fonte di ispirazione
per tanti artisti, anche in tempi recenti e, per quanto possa sembrare
strano, non è la straordinarietà, ma la loro umanità
che ha sempre colpito la nostra fantasia. Non sorprende quindi che
questo disco sia stato dedicato al dio Pan, il satiro protettore di
boschi, amante delle ninfe e della natura selvaggia, un mix che oggi
è molto più popolare di quanto si possa sospettare.
Il combo teutonico rende omaggio a questa antica divinità pagana
con questo album all’insegna di un folk metal apocalittico di
indubbio fascino.
Si parte con la title track, un mid tempo sofferto, quasi doom, il
ritmo è tribale e viene costruito su un tappeto di suoni folk,
poi un crescendo porta ad un climax metal di grande impatto emotivo,
non è una soluzione particolarmente innovativa, ma il gruppo
ha personalità e la musica incute una forte impressione. Il
brano è lungo ed è un continuo crescendo, fino ad un
finale solenne e apocalittico. “The Ravens” è puro
metallo, molto epico con venature estreme, le caratteristiche del
sound degli Obelyskkh ci sono tutte, però in una chiave più
drammatica. “The Man Within” è più lenta
e ancora più drammatica, il senso di fine dei tempi è
palpabile, accentuato da un incedere preso sempre dal doom, il finale
è un crescendo sabbatico verso un caos primordiale che lancia
la ruvida “Heavens Architrave”, che per buona parte iniziale
è un coacervo di suoni sperimentali, poi prende vita un metal
potente e imponente. “Horse” è un altro brano costruito
con audacia, le partiture assomigliano a quanto già ascoltato,
perché il gruppo mantiene sempre una certa unità compositiva,
ma è musica di grande spessore. Chiude la lunga “Revelation,
the Will to Nothingness”, che presenta delle parti più
sperimentali, con sferzate estreme dense di rabbia.
Questi tedeschi hanno realizzato un disco di heavy metal immaginifico
come pochi, molto oscuro e abbastanza sperimentale, di sicuro rappresentano
una frontiera nel genere e non sono per tutti, ma il loro impegno
creativo può lasciare un segno. GB
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