E' con piacere che vi presento una band giovane, finalmente con una 
            bella voce al microfono, quella di Cinzia Catalucci, si chiama Old 
            Rock City Orchestra e si formano nel 2009 ad Orvieto. Sono un quartetto 
            che si completa con Raffaele Spanetta (Chitarra e tastiere), Giacomo 
            Cocchiara (basso) e Mike Capriolo (batteria). 
            In Italia fa sempre un certo effetto ascoltare del Rock Psichedelico 
            misto a Blues e Prog, un filone spesso troppo trascurato a causa delle 
            poche vendite in ambito (perchè bannato dai media), questo 
            è un peccato perché è degno di nota, specie se 
            è ben eseguito e composto con le idee giuste come in questo 
            caso. Si respira aria anni '70 sin dal primo movimento dal titolo 
            "Stand Up". Elettrico e trascinante, il suono poggia molto 
            sulla base delle chitarre, come in "Black Hand In The Sky". 
             
            La Psichedelìa fuoriesce in tutto lo splendore in "Another 
            Flower" dove stranamente il basso mi ricorda Steve Harris degli 
            Iron Maiden. C'è anche del Rock semplice e diretto, come in 
            "Ufo", pochi fronzoli e molta sostanza. La bella voce di 
            Cinzia si esalta nella lenta ballata Blues "This Is The Last 
            Day", impossibile non pensare a Plant durante il capolavoro "Since 
            I've Been Loving You" (con le dovute distanze, intendiamoci). 
            Non nascondo un certo piacere nell'ascolto di questo brano in quanto 
            sono convinto che la buona musica e certi insegnamenti non moriranno 
            mai nel tempo, alla faccia di chi ha dato tutto per finito da anni. 
             
            Gli Old Rock City Orchestra saranno pure nuove leve, ma conoscono 
            la strada maestra ed arricchiscono un genere che qui in Italia trova 
            difficoltà a fiorire, per cui i complimenti sono doppi. Voglia 
            di divertirsi in "Once Upon A Time Rock'n Roll", crudo, 
            schietto e gioviale, proprio un brano al quale è difficile 
            negare il movimento ritmico del nostro corpo. Il Rock è questo, 
            per cui obbligatorio lasciarsi andare! 
             
            "I Want To Keep On Dancing" gioca sulle coralità 
            di Cinzia e si svolge su un binario cadenzato e lento dove nuovamente 
            la nebbia degli anni '70 riempie i nostri polmoni e le nostre orecchie, 
            facendoci sognare ad occhi aperti. Cose semplici, mai articolate e 
            neppure virtuosismi inutili fanno si che il disco scorra via liscio 
            come l'olio, fra simpatici deja vu ed inaspettate sorprese. Ad esempio 
            l'acustica e Folk "Tonight Whit You" cantata da Raffaele 
            Sparetta, potrebbe essere uscita tranquillamente da un album degli 
            anni '60 dei Jethro Tull, anche grazie al flauto di Chiara Dragoni. 
             
            Piacevolmente anacronistico e pieno di patos chiude il disco "Swan 
            Of The Lake", sunto di tutto lo stile della band più orchestrale 
            ed intimistica. 
             
            Non esitate dunque a procurarvi questo "Once Upon A Time" 
            perchè è l'anima che ve lo richiede e se poi ci si aggiunge 
            un buon artwork interno, allora il cerchio è chiuso. Buon ascolto 
            MS 
             
            Altre recensioni: Back To Earth 
             
             
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