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Oliver Wakeman è il figlio del famoso Rick e lo abbiamo apprezzato
qualche anno fa al fianco di Clive Nolan (Pendragon, Arena e mille
altri progetti) altro eroe dei tasti d’avorio, nel progetto
Nolan Wakeman con cui ha dato alle stampe un paio di discreti album,
ma il nostro ha prodotto anche alcuni album solisti, uno insieme a
Steve Howe, altri all’insegna della New Age. In questo concerto
Oliver presenta per lo più degli estratti del suo ultimo album
del 2005, Mother’s Ruin, ma ci sono anche alcune canzoni prese
dai due album realizzati con Nolan. La band che lo affianca comprende
il cantante Paul Manzi (Barchetta), il chitarrista David Mark Pearce,
il batterista Dave Wagstaffe (uno stimato sessionman che ha suonato
fra gli altri con Wetton, Hensley e i Landmarq) e il bassista Paul
Brown (Medicine Man, Janison Edge). Musicisti forse non molto famosi,
ma che sul palco hanno fatto bene il loro lavoro, in particolare mi
è piaciuto il cantante.
Oliver non ha la presenza del padre e sul palco è molto più
compassato, quindi è molto meno coinvolgente, ma suona più
che discretamente, tanto che lo abbiamo visto al fianco degli storici
Starcastle al Rosfest e di Bob Catley, ma queste sono altre storie.
Qui Wakeman presenta la sua musica e cerca di entrare nel cuore di
un pubblico selezionato. Devo dire che i brani non sono male, sono
per lo più legati al pomp rock e al new prog degli anni ’80,
niente di sconvolgente, ma musica che si lascia ascoltare con grande
piacere. Un bel concerto per oltre un'ora di sano intrattenimento.
Com’è tradizione della volonterosa Metal Mind gli extras
sono piuttosto interessanti e comprendono un’intervista, la
biografia, la discografia, la photo galleri, immagini da scaricare,
web links e il sound 5 + 1. Questo non è di certo un titolo
imperdibile, ma potrebbe trovare dei consensi negli appassionati dei
generi citati. GB
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