L’esperienza dell’artista Luca Olivieri è notevole,
basta collegarsi al suo sito per comprenderne le potenzialità
acquisite. Polistrumentista con ampie predilezioni nei confronti degli
arrangiamenti, Olivieri nella sua musica disegna quadri d’acquarello,
tenui e freschi.
Il cd si divide in dodici momenti, tutti papabili per possibili colonne
sonore di un film. “Angelina” tocca i sentimenti e ci
addentra in questo lavoro ricolmo di buone idee. “Chrome”
si articola fra elettronica e tastiere, quelle di Luca ovviamente,
sempre delicate e sognanti. Ancora di più in “Lontana
Presenza”, un aria leggera sostenuta dalle percussioni che fanno
tornare in mente paesaggi solari isolati.
Nella musica aleggia un certo amore per gli anni ’70, per il
gusto compositivo di quel periodo. I musicisti che Collaborano nel
disco sono Mario Arcari (fiati), Giovanna Vivaldi (violoncello), Diego
Pangolino (percussioni), Roberto Lazzarino (chitarra elettrica), Fabio
Martino (fisarmonica), Fabrizio Barale (chitarra) ed Andrea Cavalieri
(basso), questi due ultimi a rappresentanza della band Yo Yo Mundi.
Fra frangenti Folk, tanghi ed elettronica, “La Quarta Dimensione”
(quella del tempo) è un lavoro coraggioso sino ad un certo
punto, perché in realtà è la melodia che la fa
da sovrana. E’ una musica che dipinge , lascia nella mente immagini,
magari anche di certi film anni ’70, comunque sia toccante.
Non si alzano mai i toni, non serve per colpire l’ascoltatore.
Una vena malinconica sopraggiunge spesso e volentieri, come nella
stupenda “L’attesa”. Ci sono anche momenti allegri
e circensi, come in “Fantasmi”, ma la bravura di Olivieri
risiede nel saper toccare l’anima con una musica soave, leggera,
ben arrangiata e sapientemente eseguita. Difficile stabilire certe
coordinate sonore, immaginate qualcosa di Bacharach, Eno ed i Tangerine
Dream. A questo punto avete tutte le informazioni giuste per poter
prendere una decisione.
Questo è un disco che serve per spurgare l’animo e le
orecchie, mi sento di complimentarmi con questo artista che assieme
a Ramaglia (anche se con musiche totalmente differenti) cercano di
portare nuove sensazioni in questo panorama italico sempre più
sfiduciante ed abbandonato a se stesso. MS
Altre recensioni: La
Saggezza delle Nuvole
Sito Web
|