Dall'assolata
Spagna arriva questo valido gruppo all'insegna di un prog caleidoscopico,
talvolta convenzionale, ma molto ben suonato.
"Casapuerta" è un brano molto Floydiano e molto melenso,
una lunga traccia meditativa e soporifera un inizio che compromette
l'esito dell'intero album. Il brano che da il titolo al disco è
una suite molto più piacevole, un brano che gioca ad alternare
passaggi dal delicato sapore medioevale e folk a progressioni jazzate
vagamente Yes dipendenti anche se certi accostamenti suonano un po'
forzati. "Ronda de Las Dunas" durante i sui undici minuti
è prog puro contaminato da suadenti melodie orientali, con
dei passaggi ritmici molto belli e momenti di esaltanti duetti chitarra
tastiere. "Rompeolas" parte con dei ritmi sudamericani molto
colorati, ma poi si trasforma in una song dall'impianto molto classico,
suonata in modo perfetto, ma che alla fine comunica poco. In "Como
la Noche y el Dia" nella prima parte propone ancora suggestioni
Floydiane molto intimiste, ma è un brano sicuramente più
ascoltabile del primo e nella parte finale presenta dei momenti di
grande epicità. L'attacco di "Charco la Rana" fa
pensare ai Weather Report, ma poi si torna ad un prog più convenzionale.
Le ultime due tracce sono le più brevi del CD, ma sono anche
le più belle.
Un album piacevole e molto vario, forse un po' troppo per sembrare
omogeneo. GB
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