Rock Impressions

Opera Multi Steel - La Légende Dorée OPERA MULTI STEEL - La Légende Dorée
Wave Records
Distribuzione italiana: -
Genere: Cold Wave
Support: CD - 2010

Gli OMS sono una band storica della scena cold wave francese di matrice dark. Nati nel 1983 e con una buona produzione (sette album più il presente) si sono costruiti una solida reputazione fra gli appassionati del genere, anche se non sono mai diventati dei big a livello internazionale. Con questo nuovo album rompono un silenzio durato diversi anni e oggi li ritroviamo con la formazione quasi intatta, ci sono sempre i tre membri fondatori Patrick L. Robin, Franck Lopez e Catherine Marie con l’aggiunta di Eric Milhiet.

La Légende Dorée prosegue il concept del gruppo sempre in bilico tra sacro e profano, non a caso sono state scelte per l’artwork delle immagini di fine ‘800, primi ‘900 di immagini che ricordano i santini della prima comunione o comunque che inneggiano alla preghiera del mattino e della sera. Mentre il concept del disco è tratto da un libro del 1200 sulla vita dei santi. La musica è essenzialmente elettronica, dominano le tastiere (di tipo analogico, molto care ai gruppi degli anni ‘80) e le drum machine, suoni elegantemente freddi, quasi impersonali, dove questi artisti si trovano pienamente a proprio agio, in un certo senso è un ritorno alle origini, ai suoni del primo album Cathedrale. Belle melodie, liriche vagamente salmodianti, e ritmi sofisticati, non troppo elaborati o complessi, ma nemmeno banali o scontati. I dodici brani sono molto omogenei, questo è un punto di forza, ma anche di debolezza del disco, che è molto coeso, ma che in alcuni episodi risulta un po’ prevedibile e ripetitivo. Nel complesso però emerge la classe e l’esperienza del gruppo, che riesce, a distanza di anni, a dar vita ad un album credibile e convincente.

Forse da artisti con tanta esperienza sarebbe lecito attendersi dischi più sperimentali, ma anche ritrovare certe sonorità quasi intatte a distanza di anni non è poi così male. Per certi versi questo è un disco vintage, ma la tradizione ottantiana merita di essere riscoperta, anche se molti guardano ancora con sospetto ai suoni freddi di quegli anni. GB

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