Gli Overfaith sono una band italiana nata oltre dieci anni fa e che solo oggi arriva a pubblicare un album per una label, prima avevano realizzato un album autoprodotto e un dvd sempre senza l’ausilio di una etichetta. Il loro stile musicale è un possente heavy metal con varie influenze, che vanno dal death metal al nuovo prog metal di band come Tool e POS, una miscela micidiale che il gruppo dimostra di saper gestire con efficacia.

Le dodici canzoni del cd sono ben orchestrate e tengono sempre vivo l’interesse nell’ascoltatore, alle spalle c’è un grande lavoro compositivo, che emerge con ripetuti ascolti, anche se quello proposto dagli Overfaith non è proprio il mio genere, in quanto amo poco l’uso massiccio della doppia cassa e delle soluzioni death metal, ma nondimeno riconosco che il livello della band è decisamente buono.

A parte piccolissimi episodi più tranquilli, il tasso di violenza sonora è sempre alto, una cattiveria che si manifesta brano dopo brano e che a me personalmente dice poco, ma che dimostra la granitica convinzione di questa giovane band in tracce come “Morbid Appetite” per fare un esempio. Comunque tutto l’album viaggia su coordinate precise e senza cali di tono.

Per il futuro non mi dispiacerebbe vedere questa band in un contesto più sperimentale e meno dipendente da una tradizione che ha sempre meno da dire e che ha esaurito in buona parte l’effetto sorpresa, questi ragazzi hanno le doti per fare dell’ottima musica, speriamo che sappiano costruire su di esse e farle fruttare. GB

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