Non avrei mai pensato di trovarmi da recensire un titolo country,
la raccolta di una band storica in attività fin dai primi anni
’70. Per la verità si tratta di un country rock abbastanza
energico e più vicino al southern rock che non al folk americano.
Non pensavo nemmeno, viste le premesse che il disco mi sarebbe piaciuto,
ottima l’iniziale “Chicken Train” con un’armonica
che sa di western e di whiskey, mentre con “Jakie Blue”
le chitarre si fanno moderatamente distorte e il rock prende il sopravvento.
Poi arriva “Fly Away Home” con i tipici giri di violino
e il ritmo um-pa-um-pa e capisco che in fondo il bluegrass non morirà
mai. “It’ll Shine When It Shines” è una ballatona
intimista, di quelle che si ballano alle feste di paese con la propria
bella fra un salto all’immancabile barbecue e una buona bevuta
di birra fresca. Senza analizzare troppo devo dire che il disco è
comunque piacevole e il gruppo fa parte della storia del genere, il
maggiore difetto è di essere molto breve, solo trentatre minuti
in dieci brani, vista la lunga tradizione si poteva fare di più.
Le Ozark Mountain sono un posto bellissimo in Arkansas dove fare vacanze
e sport immersi nella natura americana più incontaminata e
questa musica è proprio una fetta di America sorridente e sorniona,
che riesce a sdrammatizzare sempre e che cerca di portare il buonumore
nonostante tutto sembra andare nel verso opposto. Ottimo per i sognatori.
GB
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