Punk
rock? Inflazionato? No. Non ancora.
Ecco così sputnare una band giovane, fresca e che sapientemente
sa mescoalre influenze punk, appunto, con il classico rock di stampo
(e scrittura) cantautorale.
I Peacebreakers amalgamano influssi differenti in un caderone adrenalinico
che indaga (e critica) su tematiche socio-esistenziali di oggi, nella
speciale prospettiva dei giovani. Così dopi "Giorni"
e "Infezione", vari live e palchi, ecco usicre "Ready
To Go", che riesce a sperimentare nell'area punk-rock contemporanea.
Assomigliano ai torinesi Arsenico (molto), e in “Forse”
divagano in un testo saggio e fortemente rock, per poi passare a “Scegliere”
che gode di fruibilità radiofonica. Poi la title-track ha influsi
reggae e ska, “Rabbia” è un singolone post-industriale
in cui el parole sono il veicolo della musica energetica e “M'Immergo"
è rock-punk-ska alternativo e assolutamente originale.
La voce di Cristiano è graffiante e lancinante, fa a pezzi
la vita e ricompone l'essenza rock del passato, in rime non ordinarie
e un cantato a metà tra il rock e il narrativo. Bravi! IR
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