Questo
nome edito dalla sezione ristampe della MTM non brilla certo per popolarità,
ma lo svedese Peo Pettersson è un artista completo ed eclettico:
cantante (che ricorda vagamente Brad Delp), arrangiatore, produttore,
e polistrumentista e altro ancora, negli anni ottanta ha prodotto
e registrato oltre cento album.
Il titolo che andiamo a recensire è uscito originariamente
nel 1990 e questa ristampa è arricchita di cinque bonus tracks
che una volta tanto sono di valore pari al resto dell'album. La musica
risponde alla perfezione allo splendido gusto melodico del nord Europa,
la voce fa spesso pensare ai Boston, ma la musica è molto più
easy listening, quasi pop come in “Doesn’t Matter”,
un disco che non mi meraviglio non abbia varcato più di tanto
i confini nazionali, ma non per questo si tratta di un brutto lavoro
e non è nemmeno giusto considerarlo come un prodotto minore.
Le melodie ariose di Peo sono molto piacevoli e anche quando sono
scontate riescono comunque a mettere in mostra la classe di questo
artista.
Pettersson ha realizzato un album che in un altro contesto sarebbe
diventato un grande classico, ci sono dischi di rock melodico passati
alla storia, ma che hanno solo tre o quattro brani di qualità,
quelli di Peo sono invece tutti su buoni livelli anche se mancano
un paio di tracce che trascinino veramente il disco.
Nonostate tutto si tratta di un lavoro molto piacevole, anche se destinato
per lo più ai fanatici dell’AOR. GB
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