Rock Impressions

Phaenomena - The Praise of Madness PHAENOMENA - The Praise of Madness
Selfproduced
Distribuzione italiana: -
Genere: Prog Metal
Support: CD - 2008


“Elogio Della Follia” di Erasmo da Rotterdam narrato in ben 72 minuti di ottima musica, suddiviso in dieci tracce, questo è il concept album degli italiani Phaenomena. La band si forma nell’ormai lontano 1997 e si propone in campo Metal nel 2003. Ma servono ben cinque anni per dare alla luce il primo album ed una virata stilistica verso un Prog Metal che non disdegna stralci di anni ’70. I Phaenomena sono sei, Pasquale Barile (tastiere), Fausto De Bellis (chitarre), Luca Galantino (chitarre), Michele Iuso (basso), Stefano Sbrignadello (voce) e Giovanni Semeraro (batteria). L’artwork è ben curato con tanto di testi e la produzione sonora è più che discreta.

Il primo episodio dal titolo “Pallade’s Whim” è una specie di nenia che fa da intro all’intero album, ma gia dagli arpeggi si denota una cura per le melodie non indifferente. “Awakening” soggiunge in perfetta linea, mentre le tastiere sono un tappeto sonoro importante, dove la voce di Sbrignadello recita alla perfezione su atmosfere avvolgenti e fumose. Il vero primo brano si intitola “Overture” ed ha una durata consistente di otto minuti. Questo può sicuramente fare piacere a fans di Dream Theater, Shadow Gallery e di molte altre band del genere. Le chitarre Metal ed i repentini cambi di tempo, giocano su stilemi si noti, ma anche piacevoli. “Incipt Delirii” prosegue inanellando il concept senza mutare nulla, esclusa una prova vocale molto vicina a quella di Nick Barrett dei Pendragon. Dunque ancora fughe strumentali fra chitarre e tastiere in un atmosfera sempre lievemente malinconica. “Recollection In Tranquillity” è una mini suite di dieci minuti, nella quale la band riesce ad esprimersi al meglio. Vengono analizzati molti paesaggi sonori, un connubio che porta ad un risultato notevole, davvero per tutti i gusti. Metal e Prog si passano la staffetta con semplicità e l’ascolto è scorrevole. Questo è uno dei miei preferiti, specie nei momenti vicini alla PFM o al Banco. Ma torna il Metal Prog canonico con “Mistress Of Insanity”, ennesima prova di compattezza della band. A farci rifiatare ci pensa la breve e pianistica “Erasmo’s Rest” e quando le chitarre acustiche si aggiungono, c’è di che ascoltare. Ma giungiamo alla suite del disco, “The Frenetic Triad”, sicuramente una delle più belle canzoni del Prog Italiano del 2008. Un quarto d’ora esplosivo e pregno di cultura Rock, immaginate una macchina del tempo che parte dagli anni ’70 fino a giungere ai giorni nostri, scippando strada facendo le buone sonorità. “Instrumad” e “The Praise Of Madness” chiudono il discorso senza distaccarsi di una virgola da quanto descritto sino ad ora.

Questo è “The Praise Of Madness” e questi sono i Phaenomena, ennesimo orgoglio nazionale e chi ama questa musica non deve assolutamente perdersi questo piccolo gioiello sonoro. Esordio? Allora aggiungo la lode. MS


Indietro alla sezione P

 

Ricerca personalizzata

| Home | Articoli | Interviste | Recensioni | News | Links | Art | Chi siamo | Rock Not Roll | Live | FTC | Facebook | MySpace | Born Again |