Direttamente
dallo sconfinato ego di Mattis Soerum, ecco "The sleeper's awakening",
mastodontica opera di ampolloso symphonic-prog, alla quale l'autore
si è adoperato per ben tre anni. Sforzi artistici ripagati
da una bella serie di brani, ovviamente, trattandosi di un concept-album,
tutti collegati tra loro, ove l'autore da sfogo a tutta la sua urgenza
espressiva.
Pictorial Wand è a tutti gli effetti una one-man-band, considerato
che Mattis suona chitarre, sitar, tastiere assortite, organo, oltre
ad occuparsi dell'orchestrazione dei pezzi, comunque affiancato da
uno stuolo di musici e di cantanti/coristi. Molto intrigante risulta
l'interpretazione della voce solista principale, Peter Selliseth,
ben supportato da graziose vocals muliebri, e decisivo si rivela l'intervento
di flauti, violoncelli e violini, i quali arricchiscono i pezzi (alcuni
lunghi anzichenò, si superano le due ore complessive di musica,
spalmate lungo i due disketti) di un particolare flavour prog-settantiano,
senza mai apparire datati.
E' la storia di un risveglio, e della presa di coscienza degli errori
commessi nella propria esistenza. Ne consegue la ricerca della loro
origine, connessa ai sette peccati capitali. Temi impegnativi, che
comunque Soerum svolge con sufficiente disinvoltura, senza appesantire
il corso della vicenda (qui sunteggiata, ogni uno può attribuire
una visione personale della stessa). Porzioni elettriche si alternano
a pause acustiche, a seconda dello susseguirsi dello svolgimento della
narrazione (si ascoltano gli interventi di un giuovinetto, colle sue
riflessioni, quasi a dirigere il protagonista), e non mancano squarci
di poetica suggestione. Ancora un grande progetto proveniente dalle
lande norrene (si pensi ai White Willow, contigui concettualmente
a quanto espresso da Mattis con Pictorial Wand), e di questo non possiamo
non compiacercene. AM
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