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LA
TEMPESTA |
Devo affrontare una Tempesta e per la prima volta il mio cuore ha paura Le onde squassano la mia barca e il porto e ancora troppo lontano Questo mare che amo tanto ora non ha ora il colore sereno dei tuoi occhi chiari Non c’e salvagente e non c’e' ancora, non ci sono difese e la rotta e perduta Questa non e' la prima volta che mi trovo solo, ma e' diversa dalle altre Perché io che non ho mai avuto paura adesso ne ho tanta, paura di guardarmi dentro Paura di mostrare le mie debolezze, paura di ricevere ferite che non potro' curare Intanto la barca ondeggia sempre piu' forte e io mi sento come sabbia in riva al mare Cosa penserai di me se non tornero' in porto, se mi lascero' vincere da questa Tempesta? Te ne andrai per una strada che non conosco e con uno sguardo di pietra mi volterai le spalle? Dov’e' la mia forza? Perché sembra sciolta come neve al sole e su di lei non posso contare? Anche le stelle in questo cielo nero non mi sorridono piu' e io sono sempre piu solo Cerco il conforto del tuo volto, ma tu non mi stai aspettando, nemmeno sai dove mi trovo Vorrei vederti in piedi avvolta nello scialle sulla banchina del porto a scrutare l’orizzonte Come ogni brava moglie di pescatore, cosi col vento che ti scompiglia i capelli Ma tu non mi stai aspettando e io non posso piu' tornare, perché non sono il tuo uomo Il tempo si e fatto corto e il destino bussa alla mia porta, devo affrontare la tempesta Intanto le onde sono come i ricci dei tuoi capelli e non le posso contare Gli schizzi salati mi bruciano gli occhi e in bocca sono amari come un addio Ma devo restare al mio posto a guidare questa barca che non vuol navigare Non ricordo nemmeno perché sono partito, quanto forte e stato il desiderio di navigare Non ricordo piu' nulla e mi lascio cullare dai flutti, ora la barca e persa e la Tempesta ha vinto Non ricordo il mio nome e nemmeno la mia casa, non ricordo i volti che ho lasciato Non ricordo perché mi hai lasciato e soprattutto perché io ti ho lasciata andare Giancarlo Bolther |
