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POESIE



SILENZIO ROVINOSO


Si e spanta la luce del tuo sorriso
Tace la voce dei tuoi occhi
L’atroce silenzio si immerge nel buio
Occultando il mio respiro
Ottenebrando l’illusione
Affoghero' nella noia di ogni giorno la malinconia
Togliero' alle mani la forza di creare immagini
Nebbie in cui si perde il mio spirito
Prigioniero annaspo su viscide pareti di labirinti
Oscuri sotterranei della psiche
Il filo che conduce i miei passi
Si e' spezzato vibrando nel turbine dei sentimenti
Lontano un bagliore di luce cristallina
Troppo debole per illuminare il mio dolore
Troppo fredda per riscaldare il mio pensiero
Gli echi nella mia mente sono forse lamenti di ricordi lontani
Sospiri di sogni irrealizzati
Scricchiolii del posarsi della polvere
Aliti d’evaporazione di linfa di germogli recisi?
Gli spettri nelle mie visioni
Frenetici ricordi
Che mai la mia fantasia potra' dimenticare
Perché dimenticare?
Vale forse la pena di vivere senza soffrire
Senza aver strisciato nel fango dell’angoscia
Senza aver provato la bramosa sete di calore umano
Senza la frustrazione delle passioni travolgenti
Senza l’amaro delle odiose sconfitte
Senza il pianto di chi lotta per vivere?
Tu non avrai le parole
Che i miei incubi ti possono dare
Ma io so di essere vivo.


Giancarlo Bolther


nda. questa poesia è stata pubblicata nel disco di Paolo Catena "Opera IV" uscito nel 1987 su Minotauro


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