SILENZIO
ROVINOSO |
Si e spanta la luce del tuo sorriso Tace la voce dei tuoi occhi L’atroce silenzio si immerge nel buio Occultando il mio respiro Ottenebrando l’illusione Affoghero' nella noia di ogni giorno la malinconia Togliero' alle mani la forza di creare immagini Nebbie in cui si perde il mio spirito Prigioniero annaspo su viscide pareti di labirinti Oscuri sotterranei della psiche Il filo che conduce i miei passi Si e' spezzato vibrando nel turbine dei sentimenti Lontano un bagliore di luce cristallina Troppo debole per illuminare il mio dolore Troppo fredda per riscaldare il mio pensiero Gli echi nella mia mente sono forse lamenti di ricordi lontani Sospiri di sogni irrealizzati Scricchiolii del posarsi della polvere Aliti d’evaporazione di linfa di germogli recisi? Gli spettri nelle mie visioni Frenetici ricordi Che mai la mia fantasia potra' dimenticare Perché dimenticare? Vale forse la pena di vivere senza soffrire Senza aver strisciato nel fango dell’angoscia Senza aver provato la bramosa sete di calore umano Senza la frustrazione delle passioni travolgenti Senza l’amaro delle odiose sconfitte Senza il pianto di chi lotta per vivere? Tu non avrai le parole Che i miei incubi ti possono dare Ma io so di essere vivo. Giancarlo Bolther |
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