Dopo quasi dieci anni di assenza e una promettente carriera solista
avviata da Sophya, era difficile pensare ad un ritorno dei Presence,
uno dei gruppi più rappresentativi della storica label genovese.
Invece contro ogni aspettativa ecco questo nuovo album, accompagnato
da un bonus cd live, che riporta il riflettore su questa band oscura
e immaginifica.
Il disco non poteva partire in modo migliore, la title track è
un brano memorabile, che in qualche modo mi sembra citare le parti
più ruvide di Black Star di Bowie o di certi King Crimson,
musica spettrale di grande impatto, tutto permeato da un profondo
gusto gotico ed epico. Sophya canta in modo superlativo e i brividi
scorrono a fiumi. Anche nelle parti più intimiste, dove il
piano disegna melodie pregne di magia, ogni passaggio suona perfettamente
coerente. “Deliver” è un passo ulteriore verso
l’inferno, un giro metallico molto ossessivo genera visioni
ancora più spettrali. Prog. metal, jazz, psichedelia, neo classica,
musica da film, tutto si amalgama alla perfezione. Con “Now”
la Baccini tocca dei vertici davvero alti, un brano che esalta le
sue doti vocali. Dopo un intermezzo strumentale, sempre carico di
fascino, ecco la cover che non ti aspetti: “House on the Hill”
degli Audience. La resa dei Presence è pazzesca, tra Led Zeppelin
e Jethro Tull, già era bella l’originale, ma i nostri
l’hanno migliorata in modo impressionante, da sola vale l’acquisto
del cd. Anche la seconda cover è una sorpresa: “Freewheel
Burning” dei Judas Priest, resa ancora bene, anche se la Baccini
ricorda più Plant che Halford. Siamo circa a metà disco
e le sorprese non sono finite: con “Space Ship Ghost”
si aggiunge una buona dose di space rock al tutto. La prima metà
del disco scorre come un rullo compressore, mentre la seconda va scavata
con più attenzione, è sì meno immediata, ma regala
ancora grandi emozioni.
Il cd live è diviso in due parti, nella prima troviamo la band
in una esibizione standard, nella seconda sono accompagnati da un’orchestra.
Non tutto il materiale è registrato in modo professionale,
ma cattura l’essenza della band con una efficace selezione di
brani. Un utile documento per approfondire questa sorprendete formazione
fuori dagli schemi.
Disco superlativo, coerente dall’inizio alla fine, perfetto
per il catalogo Black Widow, ma anche per la discografia di ogni vero
appassionato di musica. GB
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