Ogni
volta che devo recensire un disco dei danesi Pretty Maids per me è
sempre un piacere, ma anche un problema. Infatti ho finito gli aggettivi
nei loro confronti. Sono sempre autori di prodotti altamente competitivi
e di qualità, per non parlare poi dell’eccelsa produzione
sonora. Proseguono la loro carriera come un rullo compressore, evidenziando
ancora una volta un songwriting a cavallo fra potenza e melodie facilmente
memorizzabili.
Quindi in verità nulla di nuovo nel fronte Pretty Maids, in
fondo perché dovrebbero cambiare l’Hard Rock, genere
radicato nel tempo sul blues distorto, quando tutto questo ha sempre
funzionato alla perfezione? Anche loro se sono da trenta anni sulla
cresta dell’onda, un motivo ci sarà pure! Passano dunque
gli anni, ma non la grinta e la voglia di Hard Rock, anche perché
chi segue il genere sa benissimo che questo è soprattutto uno
stile di vita, chi lo sposa vive eternamente con esso, gli altri che
fingono sono da una botta e via.
La voce di Ronnie Atkins non è più quella di molti anni
fa, ci mancherebbe altro, ma ha acquistato in personalità e
classe. Ascoltare immediatamente il primo brano “Pandemonium”
è di per se gia appagante, potente e pulito è una lezione
di composizione per migliaia di altre band. Buoni anche gli arrangiamenti,
i Pretty Maids sanno come catturare anche un pubblico femminile, ascoltate
“Little Drops Of Heaven” e non confondetevi con i Bon
Jovi.
Per loro il tempo sembra non essere passato. Undici composizioni ricche
di emozioni e grinta perfettamente dosati, tanto da far passare cinquanta
minuti in un baleno. Ripeto, le soluzioni adoperate sono sfruttate
nel tempo da altre centinaia di band, se volete dei nomi posso farvi
quello dei Van Halen (ascoltate “Final Day Of Innocence”),
ma non servirebbe più di tanto, perché i danesi hanno
una propria spina dorsale. E poi quella pulizia sonora che sempre
più raramente si sente è la ciliegina sulla torta.
Per questo “Pandemonium” è un altro tassello che
si incastra perfettamente con il puzzle Hard Rock. Soldi spesi bene,
cari miei Rockettari e …Long Live Rock’N Roll! MS
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