Rock Impressions

Priam PRIAM - Diffraction
Musea

Il nome di questo gruppo nasconde in realtà un progetto multimediale molto ambizioso, che in questa incarnazione mescola e gioca, sperimenta e ricerca con la musica, ma spesso non sa offrire vere emozioni. Sembra di ascoltare degli scienziati che studiano l'arte dei suoni in modo astratto, senza trasporto, come se si potesse concepire della musica senza i sentimenti e le passioni.

Queste sono le prime riflessioni che mi sono venute in mente ascoltando i quasi settanta minuti di questo CD molto particolare. Otto brani dilatati, in bilico fra free jazz, prog e sperimentazioni ambient, una miscela di indubbio fascino ad opera di ineccepibili virtuosi che, però, non sa emozionare l'ascoltatore fino in fondo. Nei passaggi più arditi si provano dei brividi, come nella seconda traccia "Congruatic Blvd", grande tecnica che si libera dalle maglie di una struttura complessa, un'architettura contorta e poco luminosa. Le composizioni si mantengono sempre su livelli molto alti, ma non decollano mai, ci si aspetta sempre quel qualcosa che non arriva, il tocco geniale, magari anche solo quelle tre note capaci di cambiarti l'umore.

Un disco interessante, ma da assumere a piccole dosi. GB



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