La Sfinge
è un piccolo e coraggioso locale che da molti anni propone
musica live.
Negli ultimi tempi la Sfinge è riuscita a far suonare anche
artisti di livello internazionale quali Paul Dianno (Iron Maiden),
Jeff Scott Soto (Malmsteen, Axel Rudi Pell, Talisman), John Lawton
(Uriah Heep, Lucifer's Friend) e Ian Paice (Deep Purple), nonchè
tutti i gruppi italiani di un certo peso.
Stasera è il turno degli emergenti filandesi Private Line fautori
di un moderno e decadente street rock molto vicino alla proposta dei
famosi compatrioti Him e The 69 Eyes.
Appena arrivati noto con felice stupore che non si paga per entrare
ma che la prima consumazione viene maggiorata di un euro, cioè
alla fine il concerto costava un solo misero euro in piena controtendenza
agli esorbitanti prezzi che queste manifestazioni hanno ormai raggiunto;
tanto meglio ci stà una birra in più stasera.
Verso le 11:00 dopo una breve intro i Private Line esplodono con la
prima canzone e subito veniamo investiti dall'energia sprigionata
dal quintetto che nonostante la giovane età dimostra di saperci
fare sul piccolo palco della Sfinge.
La band si diverte e diverte; tutti partecipano ai cori e rispondono
a tono agli sproloqui lanciati della band tra una canzone e l'altra.
La maggior parte dei brani vengono presi dall'ottimo debutto '21st
Century Pirates' che in sede live brillano ancora di più, segnalo
la bellissima 'Forever And a Day' veramente sopra la media e la conclusiva
cover 'Live wire' dei Motley crue. C'è spazio ancora per qualche
bis e dopo circa un ora e mezza il concerto si conclude.
A concerto finito non posso non notare la sincera soddisfazione sugli
occhi dei presenti ben consci di aver assistito ad uno fantastico
concerto; speriamo che la band continui a mietere successi e portare
dappertutto l'energia sincera della loro musica. MF
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