Rock Impressions

Psychocean - Embrional Confinement PSYCHOCEAN - Embrional Confinement
Selfproduction
Distribuzione italiana: band
Genere: Sperimentale
Support: CD
- 2008

Gli Psychocean sono una band giovane (si sono formati nel 2007), ma che già dal primo EP, "Embryonal Confinement", hanno dimostrato grande affiatamento creativo nel proporre in pochissimi mesi 4 canzoni di assoluto pregio, a formare una sorta di mini-concept album di polemica contro la società moderna, che, come si deduce dallo stesso booklet dell'album, strozza come un fil di ferro la moralità, al punto che l'uomo, dalla nascita all'età matura, risulta così sottomesso a logiche dittatoriali e consumistiche, e perciò creativamente ed individualmente mai completamente cresciuto. Per gli Psychocean solo la libertà di pensiero sembra essere la soluzione a questo mondo già largamente delineato nel profetico "1984" di George Orwell, e più che mai vero.

Tool, A Perfect Circle e Deftones. Sembrano essere queste le basi musicali della band, che propone un rock-metal molto colto e ricercato, sia nei testi che nella sperimentazione sonora. L'esordio dell'Ep è per Overtones, dissonante ed accattivante al contempo, molto acida in certi punti, tra noise e melodia, celebrata da riff tormentati e perfetti, ad evocare l'atmosfera di schiavitù e frustrazione che sta alla base dell'idea dell'intero lavoro. Si prosegue con Magmatism in cui chitarre pesanti e voce graffiante sembrano fondersi molto bene tra loro, in un incedere alternante tra potenza e calma apparente. Birds Fly Underneath The Water Expanse vince per dolcezza creata e originalità tra lo psichedelico, molto appassionante nella fruibilità avvincente suscitata. Infine la title track, Embryonal Confinement, è una sorta di inquietante screamo lievemente sussurrato ed impazzito, quasi un flusso di coscienza, un monito che esplode nella melodia più travolgente di accordi spaventosamente terrorizzanti e splendidi. Perfetta sintesi dell'album.

Sebbene si tratti di solamente 4 canzoni d'esordio, c'è da dire che questo è sicurament eun grandissimo debutto, innovativo persino in un genere molto pasisonale quanto tradizionalista a volte, in cui storia, intelletto e sperimentazione si susseguono mescolandosi abilmente tra chitarre suggestive, voce magistrale e ritmi serrati. Veramente complimenti: rimaniamo tutti in attesa dell'album completo! IR

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