Questo
CD contiene la ristampa del quarto disco di questa storica formazione
del prog francese settantiano, datato 1981, più quattro trascurabili
brani in stile ambient tratti da una cassetta prodotta dal tastierista
del gruppo.
Un'opera oscura e teatrale per cui vale più che mai il termine
artrock e che prende spunti un po' da tutte le parti, ma in particolare
da Magma e Pink Floyd. La musica è molto atmosferica e meditativa
con vari momenti interessanti, ma questi restano più nelle
intenzioni, mentre il risultato finale non è molto fluido e
convincente.
I testi sono recitati in francese e anche questo risulta un elemento
di appesantimento nel giudizio complessivo. I duetti sax tastiere
sono godibili, così come certi evocativi arpeggi di chitarra,
le atmosfere sospese sembrano indicare una ritualità blasfema
nei rapporti d'affari, una satira dura e fredda sul mondo del dio
denaro e sui centri di potere. E' difficile dissociare la musica di
questo album dai contenuti dei testi, il senso di claustrofobia e
d'incapacità comunicativa sono matematicamente voluti, è
come quando si guarda un quadro astratto che vuole rappresentare il
grigiore contemporaneo: anche se non piace se ne avverte il senso
drammatico, la testimonianza disincantata, il mutismo angoscioso,
l'incomunicabilità.
Senza queste chiavi di lettura il disco può risultare ostico,
quasi incomprensibile, ma è pregevole l'intento culturale al
di la della piacevolezza del risultato. GB
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