Da un po’ sentivo parlare di questa formazione californiana
come di una interessante novità ed ero proprio curioso di poterli
ascoltare. L’occasione si è presentata con questo terzo
album pubblicato dalla volonterosa Black Widow, sempre più
garanzia per gli amanti della buona musica.
Il loro sound è un distillato di musica heavy rock degli ultimi
sessant’anni, dalle granitiche scorribande dei Deep Purple alla
visionarietà acida degli Hawkwind. Heavy rock intriso di psichedelia
e di inventiva prog, brani lunghi, teatrali, solenni, spesso anche
velati di dark sound. Una vera cornucopia per gli amanti del rock
fatto “come una volta”. Non pensate però ad un
disco retrò, la band infonde un’energia che non suona
per niente datata. Nove pezzi compongono la scaletta del disco e sono
tutti grandi momenti di vero heavy rock fatto con grande passione
e capacità di mezzi, non ce n’è uno che non sia
un vero inno e che non sia degno di stare tra i titoli più
amati della vostra collezione.
In Italia il pubblico amante di queste sonorità è sempre
stato “esiguo”, però se guardiamo oltre il nostro
confine troviamo sempre più nuove band, anche giovani, che
propongono musica che si ispira ai classici, da poco abbiamo recensito
il bellissimo lavoro dei tedeschi Wucan (non fatevelo scappare), ma
potrei fare decine di esempi, dai Green Lung ai Lucifer, la musica
rock è ancora viva e pulsante alla faccia di chi pensa che
non escono più dischi belli, provate ad ascoltare questo Retrieaval
e cambierete idea. GB
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