Gli Scarled sono un trio composto da Pierfederico Duprè (voce,
chitarra, basso e tastiere), Samuele Callegari (tastiere, sintetizzatori
e flauto) e Milo Furlan (batteria), si presentano con questo disco
all’insegna della new wave ottantiana, anche se c’è
un tentativo di andare oltre. Gli intrecci di tastiere e chitarra
hanno un sapore veramente molto radicato nel periodo ricordato, però
è anche vero che i brani di questo album hanno una loro personalità,
ovvero il sound è debitore al pop inglese, però non
sono cloni di qualcuno in particolare. Possiamo ricordare certi Roxy
Music o gli XTC, artisti che non hanno guardato necessariamente alla
classifica. Oppure mi sono venuti in mente anche i dischi fatti nello
stesso periodo da artisti come Yes, Genesis o Jethro Tull, che non
hanno disdegnato di sperimentare le nuove sonorità più
elettroniche.
Nella decina di canzoni proposte troviamo sì la nostalgia per
un certo modo quasi sbarazzino di comporre canzoni, dove le tastiere
dominano con ritornelli di facile presa, poi però ci sono anche
costruzioni mature, velate di malinconia e di voglia di andare un
po’ più a fondo. Il disco in questo senso è gradevole
e offre un intrattenimento solo apparentemente disimpegnato, in realtà
c’è più di quanto appare.
Nonostante il mercato di oggi sia molto liquido, questo è un
titolo che potrebbe soffrire per la presenza di un pubblico forse
non abbastanza preparato, ma chi ama le sonorità del periodo
1978-1985 dovrebbe dare un ascolto, non resterà deluso. GB
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