….E in questo periodo storico c’è proprio bisogno
di olio nell’acqua e forse non basta neppure a far dare una
sterzata positiva a l’attuale Italia in perenne crisi. A parte
scherzi e riti popolari, Daniele Scarsella con questo album doppio,
giunge al quarto disco da studio. Il cantautore laziale si immerge
in un vortice di generi fra i quali si evidenziano il Pop, il Blues,
il Jazz e della sperimentazione, il tutto sotto una dominante fase
acustica. Un grande sforzo creativo dove dignità e libertà
sono nel fulcro del concept, incastonati in piccoli contenitori sonori
che giacciono nell’intimo dell’autore. Daniele riesce
a trasmettere le sensazioni con grande eleganza, tutto sembra fatto
più per se stesso che per chi ascolta, questo se fosse vero
sarebbe proprio il nocciolo reale dell’artista, il quale si
esprime sempre per propria ed esclusiva soddisfazione. Di natura folcloristica
e storica, la radice dell’ispirazione sugge dalla terra profonda
le proprie energie e le metabolizza con personalità.
La musica è ben arrangiata, spesso con fiati, violini e coralità,
tuttavia senza invadere troppo la linea melodica ed acustica a cui
Scarsella si impiega. Dixie, buon Swing fanno capolino nelle partiture
musicali di diversi brani, fra i quali si distinguono “Cose
Da Perdonare” e “Solo Con Te”. Chi stima Cammariere,
Ivano Fossati e Paolo Conte ha di che godere nei settantasei minuti
totali dei due cd. Io sono convinto che comunque il prodotto può
essere indirizzato ad un pubblico più ampio, in quanto l’autore
non si sofferma in questo contesto, bensì tenta differenti
approcci, pur rimanendo sempre nell’acustico intimistico.
I squarci Pop ed orchestrali riempiono e colorano i brani rendendoli
più pieni e completi. Importanti i testi, che si possono godere
a pieno nel ricco libretto che accompagna il prodotto. Riflessioni
alla De Andrè in “Tra Le Foglie Di Ottobre”, stilisticamente
ineccepibile e profonda, una canzone fra le preferite di chi scrive.
Spesso le armonie fanno venire alla mente vecchie pellicole di film
in bianco e nero, dove la frenesia non esiste a favore dell’espressiva
emotività. Per ascoltare lo Scarsella più spensierato
e scanzonato bisogna giungere a “L’Aeroplano” e
qui il testo ricopre un ruolo fondamentale. Poca chitarra elettrica,
ma un bel solo lo si ascolta in “Come Una Stella” oppure
in “Anello Alle Mie Labbra”. Struggente “Tu Che
Doni L’Inchiostro”, piano e voce comunicano forti emozioni,
da ascoltare in silenzio ad occhi chiusi. Il brano che chiude il secondo
cd “S.U.C.D.V. Jazzy” si specchia in un Jazz caldo ed
avvolgente, piacevolmente accompagnato dall’armonica di Luigi
Mattacchione.
Daniele Scarsella ha sfoggiato un grande sforzo creativo, sentito
e sincero, dove le armonie si lasciano intendere con semplicità.
In definitiva “Con L’Olio Nell’Acqua” è
per palati sopraffini, da godere a pieno seduti avanti lo stereo con
un buon bicchiere di Brandy in mano, magari anche in buona compagnia…..
MS |