Dopo aver festeggiato vent’anni di attività e con una
formazione leggermente rinnovata i mantovani Sinezamia pubblicano
questo nuovo album con l’obiettivo di iniziare un nuovo corso.
Inizialmente il gruppo capitanato dal cantante Marco Grazzi si ispirava
in particolare ai Litfiba, oggi presentano un sound più maturo
e personale, che ingloba elementi dark wave e metal, in questo senso
mi hanno ricordato anche qualcosa dei primi Cult.
Si parte in quarta con Vanità, un pezzo che ricorda molto gli
anni ’80 e che ha un tiro deciso, con una bella sezione ritmica,
sulle orme di Sister Of Mercy. Transfert è più dark,
i suoni sono più cupi grazie anche all’entrata del basso
in apertura, che regge tutto il pezzo, bello anche l’assolo
finale di chitarra. Catarsi invece mi ricorda i Cult di She Sell Sanctuary.
Si prosegue con la tirata Brucia In Me e qui penso anche ai Mission
o i Fields Of the Nephilim, ma con questi riferimenti voglio solo
indicare delle coordinate di ascolto, perché ecco che con Magico
Sabba si approda in territori hard prog, qui sono le tastiere e la
chitarra ad emergere. Nella Notte è rock, ci sono sempre tinte
oscure ma meno di quanto possa indicare il titolo. Anche Ti Prego
Aspetta ha un impianto sostanzialmente rock, sempre venato di tinte
fosche. Chiude la metallica Dietro Il Velo, brano anthemico perfetto
per un headbanging in un concerto.
I Sinezamia hanno rilasciato un album maturo, vario e ben suonato,
ora serve poterlo portare in giro dal vivo, se lo merita. GB
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