I Sintonia Distorta provengono da Lodi e si formano nell’ottobre
del 1995 con l’intento di suonare brani cover che vanno dal
Classic Rock al Power, dal Prog al Metal sempre mantenendo un gusto
per la melodia. Hanno all'attivo 3 demo di pezzi propri e un demo
di cover, mentre la scelta del cantato è in lingua italiana.
Con “Frammenti D’Incanto” si parla dunque di debutto
mentre la formazione è composta da Simone Pesatori (voce),
Simone Prestini (chitarre), Giampiero Manenti (tastiere, voce), Fabio
Tavazzi (basso) e Matteo Sabbioni (batteria).
Molto bello il libretto che accompagna il prodotto sonoro, realizzato
dalla oramai riconoscibilissima grafica di Davide Guidoni, questo
è ricco di informazioni, con storie spiegate e testi lirici.
I brani contenuti sono dieci e tutti di media e lunga durata, a partire
da “Anthemyiees (L’Isola Nel Buio)”, storia di un
capitano alla ricerca di una terra sempre sognata. Il rumore del mare
e una voce femminile che canticchia una nenia ci accoglie in questo
lungo viaggio. Adrenalina scorre fra le imponenti tastiere e le chitarre
distorte autrici di riff taglienti sono da partner alla bella voce
di Pesatori, che nei momenti più vigorosi mi ricorda un poco
quella del maestro Bernardo Lanzetti.
Ogni musicista ed ogni cantante è un cantastorie e l’argomento
viene trattato in “Il Cantastorie”, canzone che può
piacere anche agli amanti del New Prog anni ’80, pur avendo
sempre le chitarre distorte in affidamento. “Menta E Fragole”,
la forza di un uomo (la menta) e la dolcezza di una donna (le fragole),
il frutto dell’amore e la magia della vita raccontata con toccante
intensità in un momento più riflessivo. “Il Mondo
Dei Falsi Dei” invece subentra nel sociale e le problematiche
che si hanno se si fa uso di droghe. Il ritmo dunque sale visto l’argomento
e così la durezza del suono supportato da una buona ritmica.
Egoismo, esaltazione dell’ ”io” nel brano “Il
Canto Della Fenice”, piacevole sotto molteplici punti di vista,
a partire dall’inciso al ritornello, sicuramente piacevole per
i più metallari di voi. Melodie in prima linea in “No
Seed A Show”, storia di palcoscenici. Il disco è dunque
variegato, fra sensazioni di bacio o schiaffo, ma sempre legato alla
melodia di facile assimilazione, una carta vincente che viene amplificata
dai suoni tastieristici e coralità. Non solo Prog duro, ma
anche richiami al Metal vero, come nel caso di “Pioggia Di Vetro”,
dove gli Iron Maiden fanno capolino. Si torna a parlare d’amore
con “I Ponti Di Budapest”, fra arpeggi e sensazioni sentimentali.
Non manca un pensiero per chi vive in situazioni più disagiate
in “Clochard”, dove ancora una volta si possono estrapolare
gli Iron Maiden. Si finisce con “Il Vento Dei Pensieri”,
una storia d’amore e di vecchi pensieri che volano sopra le
tastiere di Manenti.
In conclusione “Frammenti D’Incanto” è un
lavoro onesto, senza grandissimi picchi qualitativi, magari avrei
apprezzato di più se ci fossero stati solo strumentali più
lunghi o almeno un brano prettamente strumentale a spezzare l’ascolto,
ma va bene anche così, stiamo sempre parlando di debutto e
quindi benvenuti Sintonia Distorta e bravi. MS
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