Dopo "Smash The Silence", ep del 2007, ecco in uscita il
primo full lenght dei Sister Sin, band svedese che si fa ambasciatrice
di nuove frontiere dello street-heavy metal. La band, sorta a Gothenburg
nel 2002 ed ispirata da gruppi consistenti quali Motley Crue e Wasp,
eviscera fin dal primo ascolto di questo "Switchblade Serenades"
un sound fortemente travolgente ed esplosivo, come è tipico
delle band metal nordiche, qui ancora maggiormente potente ed internazionale,
forte in primis della suadente voce dell'unica componente femminile,
Liv.
Prodotto dal ben noto Tobias Lindell e registrato presso i leggendari
Bohus Sound Studios, l'album parte con la favolosa Beat The Street,
in una magnetica carica di travolgente metal punkeggiante un po' alla
Motorhead se vogliamo. Death Will Greet Us favorisce ulteriormente
aperture melodiche interessanti, magari da sviluppare maggiormente
all'interno dell'intero lavoro proprio perchè questa scelta
tra il metal e la melodia sembra essere quella più congeniale
alla band. One Out Of Ten ritmata ed incalzante, apre la strada a
Breaking New Ground, un metal flashante ed immaginifico, che continua
perfettamente in On Parole, una sorta di ballad vivace e veloce, reinventata
ed altamente ammaliante e fruibile. Sembra di avere di fronte una
band già consumata, nel senso più positivo del termine,
in quanto ad invenzione musicale, anche se i riferimenti alle band
sopracitate non si staccano mai da ogni canzone dell'album, rievocando
atmosfere hard rock.heavy metal tipiche del decennio scorso. Ma questo
non è tutto un male, tutto sommato.
Si procede con Make My Day e Hostile-Violent, la prima splendida in
aprticolare in quell'assolo coinvolgente della chitarra di Jimmy,
e la seconda geniale tra cori mascolini in contrapposizione con la
voce femminile qui esaltata nell sua funzione più potente.
La title track dell'album è probabilmente il brano migliore
dell'intero album, tra voce coinvolgente e ritmi continui ed impossibili
da perdere. Love/Hate sembra una delle migliori canzoni dei Guns'n'Roses,
in particolare per la voce qui più graffiante che mai, a toccare
livelli spaventosamente rock. All Systems Go! preannuncia con rallentamenti
e riprese di velocità costanti ed inaspettate la conclusive
track di Switchblade Serenade, ovvero Eye To Eye, una specie di manifesto
musicale della band, tra chitarre assolute e ritmi magnetici.
Un album assolutamente da non perdere, che ha in sè il meglio
delle produzioni più interessanti europee in ambito metal,
e che fa onore a questa nuova ed accattivante band, che si dimostra
da seguire con intensa passione. Un veleno musicale dolcissimo dal
quale è difficile scappare! IR
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