SKYCLAD
+ PHAENOMENA - Mantova, Arci Tom 30/10/2010 di Giancarlo Bolther |
Le cattive
abitudini italiane sembrano una regola, ma faccio sempre fatica ad abituarmi.
Il concerto degli Skyclad, la storica formazione inglese che circa vent’anni
fa ha lanciato il Keltic Metal, era in cartellone per le ore 21 (orario
visto sul sito del locale), essendo in ritardo di circa quindici minuti
sono arrivato al locale un po’ preoccupato, ma quando l’ho
trovato chiuso la mia preoccupazione è aumentata, anche perché
fuori non c’era nessuno, la cosa era davvero inquietante. Allora
ho suonato al campanello e dopo vari minuti mi ha risposto una ragazza
con voce meravigliata, mi ha rassicurato sul concerto e di avere un
po’ di pazienza che avrebbero aperto presto il locale, poi ho
scoperto che questo posto, il circolo Arci Tom di Mantova fa sempre
così, che è una regola, ma se questi pubblicano nel sito
che il concerto inizia alle 21 è mai possibile che poi aprano
alle 21 e 30 il locale? Non mi sembra un atteggiamento molto corretto.
Ma non finisce qui. C’è anche il gruppo di supporto, i
Phaenomena, che sono in schedule per le 23! Quindi mi sono dovuto sorbire
quasi due ore di attesa. Ma c’è dell’altro che mi
ha fatto incavolare del tutto, la band aveva in programma una scaletta
molto più lunga che è stata tagliata di almeno mezz’ora
a causa delle scelte del locale. Io credo che un po’ più
di correttezza e di senso civico non sarebbero male, penso che la gente
debba essere informata in modo corretto sugli orari di apertura e su
inizio degli spettacoli, anche perché se uno viene da lontano
può programmare meglio il viaggio. Poi che un gruppo mi riduca
la set-list a causa della scelta del locale, mi sembra proprio una bella
porcheria. Non voglio insistere oltre su questi argomenti, ma mi auguro
di cuore che in futuro i responsabili di questo circolo prestino un
po’ più di attenzione a questi aspetti che non mi sembrano
secondari. |
Chiuso lo sfogo, veniamo al concerto. I Phaenomena sono una band di prog metal alla Dream Theater, con una buona base tecnica, la loro esibizione è stata davvero piacevole, hanno proposto tre brani propri e due cover, una manco a dirlo proprio del Teatro del sogno, mi sembra fosse tratta da Awake e “River of Time” degli Ayreon, durante l’esecuzione della track di Lucassen la violinista Georgina Biddle ha raggiunto il gruppo sul palco per una gustosa jam session davvero riuscita. Bravi davvero questi ragazzi, che anche se pagano un tributo significativo ai Dream Theater, hanno anche dimostrato di saperci fare e i loro brani non erano male. |
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