Il nome di questa band veronese mi porta indietro nel tempo, quando
si parlava di NWOIHM, un tempo in cui si andava ai concerti e ci si
conosceva tutti, animati da uno spirito indomito, consapevoli di essere
“diversi” dai coetanei che già al tempo erano più
attratti dai monclear e dalle timberland, noi eravano fieramente metallari!
Ma attenzione questo disco non rappresenta musicalmente un tuffo nel
passato, perché è una raccolta di dodici brani di potente
heavy rock che non è venato di nostalgia, piuttosto le radici
sono nel modo di suonare schietto e sincero, musica fatta con sudore
e passione. Grandi cori e cavalcate chitarristiche, che ricordano
un modo vagamente americano di fare rock, per l’attenzione alle
melodie. Ma in fondo noi italiani abbiamo sempre avuto gusto per le
belle melodie e questo poi in qualche modo è passato anche
nell’italian way di fare metal. Buona la varietà compositiva
dei pezzi, che pur nella coerenza mostrano diverse idee.
Questo nuovo lavoro degli Spitfire piacerà a chi è cresciuto
a pane e metal e in fondo mostra come anche nel nuovo millennio si
possa fare musica sinceramente rock senza suonare “aged”.
GB
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