Rock Impressions

Stormzone - Death Dealer STORMZONE - Death Dealer
SPV

Distribuzione italiana: Audioglobe
Genere: Heavy Metal
Support: CD - 2010

Una copertina di Rodney Matthews è il biglietto da visita di questo secondo disco degli irlandesi Stormzone, per la verità anche quella del primo album portava la sua firma, e subito viene in mente un heavy rock epico e trascinante ed in effetti la miscela proposta da questi musicisti è una via di mezzo fra gli Iron Maiden e i Magnum, molto metal anni ’80 quindi e lo fanno con uno spirito battagliero contagioso. La verve del gruppo ha guadagnato subito la possibilità di aprire per gruppi leggendari come gli Y&T, White Lion e Tesla, mentre Neal Kay (che aveva a suo tempo lanciato proprio i Maiden) li trasmette regolarmente con la sua radio. Infine il loro producer è Jess Cox, il primo singer dei Tyger of Pan Tang, altro pezzo di storia della NWOBHM.

L’album sprizza energia ad ogni solco, l’incipit della title track non lascia dubbi, è un perfetto crescendo di metal epico, che ci cala subito in atmosfere avvincenti. Belli i cori e bello l’assolo di chitarra, sembra di essere tornati indietro nel tempo. Molto bella la voce pulita di John Harbinson, degno erede dei singer ottantiani, che si fa apprezzare brano dopo brano. “Secret Gateway” è meno enfatica della precedente, ma non è meno bella. Anthemica e corale è “The Memory Never Dies”, mentre “Immortal” gioca più sul lato epico della band, che comincia però a girare su se stessa. Il gruppo riparte con la teatrale “The Legend Carries On”, dove da una buona prova compositiva, uno dei momenti migliori della prima parte di questo disco. Da questo punto il disco si mantiene sui livelli consolidati, c’è ancora qualche zampata, ma per lo più il songwriting si standardizza un po’ senza mai scadere però in banalità.

Questi Stormzone sono dei nostalgici degli anni ’80 e visto che ci sono tanti revival, sarebbe anche il momento di recuperare certe sonorità, certo non c’è originalità in questo disco, ma tanta passione si, per qualcuno basta, altri storceranno il naso, ma comunque questo è un disco che piacerà a chi ha amato la NWOBHM. GB

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