Enrico Spanu è un folk singer sardo che si presenta con questo
singolo, dopo essersi fatto notare live in diversi locali e concorsi
della sua bella terra. Il suo stile è essenziale, come nella
migliore tradizione folk, si deve pensare in particolare a quella
americana nata negli anni ’60, con artisti come Bob Dylan e
Joan Baez. Allora c’era un forte coinvolgimento politico, oggi
Spanu cerca un approccio più intimo e personale e offre brani
riflessivi e malinconici, dominati principalmente dalla sua chitarra
e dalla sua voce.
Questo singolo è composto da quattro brani ed è idealmente
diviso in due parti, con i primi due brani che vedono la collaborazione
di due musicisti, Francesco Tocco al rullante e Marco Orrù
alle tastiere. “For a Little While” è una ballata
in cui si riconoscono immediatamente le radici “americane”
del sound di Enrico, la melodia è splendida e il nostro ha
una voce perfetta per il suo genere, pulita e molto melodica, il connubio
è veramente gradevole. “The Morning After” è
decisamente malinconica, una tristezza che solo la voce gentile di
Enrico riesce a stemperare in un canto che si fa poesia. Anche “Empty
House” è molto americana e quasi vengono dei dubbi sulla
provenienza geografica del disco, Spanu deve proprio essere cresciuto
a pane e musica made in USA, ma la sua rilettura è assolutamente
credibile. Ancora tanta poesia con la finale “When Winter Ends”,
un’altra melodia toccante, dove Spanu infonde tutta la sua sensibilità,
amplificata dal minimalismo di una chitarra e una voce, ma quanta
emozione.
Un piccolo disco, un piccolo gioiello, da una terra tanto bella quanto
generosa. GB
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