Siamo al debutto per questo trio teutonico di cui non ho molte notizie.
La band è composta dal cantante Nick Antonelli, dal chitarrista
Holger Terhorst e dal bassista Alex Scherz, mentre le parti di batteria
sono suonate da un certo Sven, in ogni caso non sono musicisti di
primo pelo. Musicalmente parlando propongono un groove metal abbastanza
cattivo con cantato pulito. All’ascolto mi vengono in mente
i Metallica più soft.
Il disco si apre con un brano cadenzato, Swinging è retta da
un riffing saturo e ossessivo che mostra subito l’intento di
questi musicisti. Un metal diretto e cattivo, venato però di
buone melodie. Nella successiva War mostrano un lato più epico
con inserti prog metal nelle ritmiche. Il primo brano che cattura
la mia attenzione è Toxic Dependence, che alterna parti da
ballata a sfuriate metalliche in modo interessante e con delle parti
cantate che dal vivo devono fare la differenza, non a caso è
anche il primo singolo. A seguire si alternano brani più robusti
ad altri più melodici senza spostare le coordinate illustrate
sopra. Nel complesso l’album scorre bene e non ci sono momenti
di stanca.
Un buon debutto per gli amanti di un metal che pompa senza certi eccessi,
anche se oggi sembra che siano proprio gli eccessi a piacere di più
al pubblico più giovane. GB
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