Questa band inglese è piuttosto giovane, formatasi nel 2005,
ha solo due album in studio all’attivo, il secondo dei quali
è un mini album, mentre un nuovo titolo è in uscita,
ma ecco che la polacca Metal Mind ha dato loro la possibilità
di realizzare questo dvd che me li fa incontrare per la prima volta.
La prima cosa che colpisce di questi musicisti è l’assenza
delle tastiere, cosa piuttosto inusuale nel prog, ma questa mancanza
è compensata dall’impiego di varie diavolerie elettroniche,
che arricchiscono il sound del gruppo di suggestioni e sperimentazioni
sonore.
La visione e l’ascolto di questo dvd mostrano un gruppo che
si muove sulle strade del prog cercando di proporre un sound al passo
coi tempi, anche se le strutture complesse rimandano alla storia del
genere, ma il songwriting dei Tinyfish è davvero fresco e intrigante,
da questo capisco perché la Metal Mind abbia realizzato questo
titolo. Ovviamente i diciassette brani in scaletta rappresentano tutto
il repertorio della band, che non propone giustamente nessuna cover,
del resto sembra proprio non ne abbiano bisogno. Oltre al prog si
sente molto anche l’influenza esercitata da tutto il pop inglese
evolutosi negli ultimi anni, che del resto ha influenzato anche formazioni
blasonate come i Marillion ed è giusto che una band, che si
voglia definire progressiva, tenga conto delle cosiddette nuove tendenze
e sappiamo tutti quante polemiche su questi argomenti hanno occupato
i critici e gli appassionati del prog negli scorsi decenni, in questo
senso i Tinyfish sembrano il gruppo che può mettere d’accordo
un po’ tutti, anche se devono ancora fare il disco che li consegnerà
alla storia, ma siccome sono ancora all’inizio hanno tutto il
tempo per sorprenderci.
Buono l’amalgama sul palco, qualche ingenuità e molta
convinzione in quello che fanno, un personaggio che si fa notare è
sicuramente il batterista, un tipo un po’ strano, quasi oscuro,
ma quando parte dimostra di saper tirare di brutto, il leader della
band è il chitarrista e cantante Simon Godfrey, che non appare
così carismatico come si vorrebbe, ma è sempre più
che dignitoso, nell’insieme comunque tutto funziona bene.
One Night On Fire ci mostra un gruppo in possesso di ottime potenzialità,
un gruppo che vuole lasciare un segno nel mondo del prog e che ce
la stà mettendo tutta per riuscirci, per questo li terremo
d’occhio e mi sento di consigliare anche a voi di farlo. GB
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