Rock Impressions
 

INTERVISTA A JOE LYNN TURNER (versione inglese)
di Massimo Salari

Iniziamo l’intervista parlando del tuo ultimo lavoro “The Usual Suspect”, secondo me è un disco solare, che rende felici. E’ un periodo felice anche per te?
JLT: Sono d’accordo con te, in questo nuovo disco ci sono trasmissioni positive. Un equilibrio fra melodia e canzoni pesanti, contrariamente a “Slam”dove il contenuto è molto più oscuro. “The Usual Suspect” è effettivamente un lavoro più positivo.

Ancora una volta si dimostrano buoni gli interventi chitarristici di Al Petrelli, come è nata la vostra collaborazione artistica?
Al è un mio vecchio amico. L' ho conosciuto nei Club di Long Island. Quando mi vide mi disse immediatamente: “Posso lavorare con lei?” ed io avendolo gia ascoltato altre volte non ho esitato a dirgli : “Oh Yeah!”. Dopo aver molto camminato avanti e indietro nel locale, parlando a lungo, finalmente ci siamo messi giù a scrivere un demo. Al suona dunque nel mio “JLT All Stars”, disco che gli ha portato fama e fortuna, da allora siamo sempre felicemente in contatto.

Ho riscontrato molti richiami alla NWOBHM in “Power Of Love”, “Rest Of My Life” e “ Finished Business”, ma più specificatamente frangenti di Saxon, è solo una mia sensazione o c’è una verità di fondo?
Rispetto la tua impressione ed opinione ma non paragonerei molto " The Usual Suspect” ai Saxon. La maggior parte della gente piuttosto mi ha detto che il nuovo CD è più simile ai Raimbow. I Raimbow strumentalmente sono la culla dell’ Hard Rock sound.

Cosa spinge un grande artista come te alla veneranda età di cinquanta e passa (complimenti per come li porti) a scrivere pezzi adrenalinici come “Devil’s Door”, “Jade Knife”, “Blood Money” e “ Ball And Chain”, solo l’amore per l’Hard Rock?
Tutto scorre nel mio sangue. E’ parte di me, della mia anima, tutta la mia carriera è piena d’amore per quello che faccio! Mi viene naturale da dentro, sono proprio così.

Quali sono in specifico i “Soliti Sospetti”? Spiegaci il concept.
Ho scritto e collaborato nelle mie nuove canzoni con molta gente già collaudata, per questo l’ ho intitolato “I Soliti Sospetti”. I musicisti che mi hanno coadiuvato sono persone squisite che hanno dedicato il loro talento, la loro energia ed il loro tempo nella riuscita del disco. Dal 1990 hanno viaggiato insieme a me, sono la JLT All Stars Band, fatta eccezione per David Z che ha suonato solo nei pezzi più vecchi del passato.

Credi che questo tipo di Hard Rock possa avere un mutamento nel tempo o credi che più o meno rimarrà sempre su queste coordinate?
Solo il tempo lo saprà dire. Spererei comunque in un mutamento ragionevole.

Qual è il brano che secondo te rappresenta meglio “The Usual Suspect” e perché?
Questa domanda dovresti rivolgerla ai giornalisti, alla gente della radio, ai produttori e soprattutto ai fans. (ride). Io non saprei quale scegliere.

Nella tua carriera hai scritto molte canzoni, trovi più semplice scrivere brani oggi che in passato?
Si può sempre scrivere una buona canzone, in qualsiasi momento, l’importante è tenere qualità ed integrità. Non è che io corra obbligatoriamente dietro delle idee prefissate, il mondo è pieno di miracoli, basta guardarsi intorno e prendere inspirazione dalla vita quotidiana.

Considerando tutte le tue esperienze, a quale canzone sei più affezionato?
E' veramente duro rispondere a questa domanda perché ciascun progetto che ho realizzato ha avuto un notevole impatto su di me. Forse più di tutti quando ero con i Fandango, perché con loro abbiamo firmato un contratto importante per quattro anni con una grande etichetta, ma ogni periodo ha avuto la sua importanza. Se penso Ai Raimbow, alla collaborazione importantissima con i Deep Purple, ogni anno della mia carriera è un avventura. Sinceramente sono tutti utili, anche quelli meno riusciti.

Ti stancherai mai di cantare “ I Surrender”?
Pensa, ho fondato il progetto HTP per poterla cantare di nuovo! E’ una canzone così grande che non mi stancherò mai di cantarla!

Deep Purple, Rainbow, Malmsteen, Fandango, Huges, Brazen Abbot, se fosti costretto a rinunciare ad una di queste collaborazioni quale sceglieresti e perché?
Guarda, come ti ho detto prima, non me la sento di rinunciare a nulla della mia carriera, sono soddisfatto di tutte le mie scelte.

Ho molto apprezzato il lavoro svolto con Brazen Abbot, quale esperienza umana ne hai tratto?
Nikolo è brillante! Sono orgoglioso di tutto quello che abbiamo scritto. Con lui c’è qualcosa di chimico e spirituale. In ogni brano c’è molta diversità stilistica, abbiamo scritto dei pezzi molto Heavy così come ottime ballate. C’è anche materiale incredibilmente orchestrale, come in “Nostradamus”. Abbiamo da poco finito di scrivere un nuovo album dal titolo “My Resurrection”, un grande lavoro d’ intesa. C’è magia fra di noi, la musica ci accomuna, anzi, ci abbraccia!

“Holy Man” è un buon disco, “Slam!” migliora, “JLT” un grande disco, questo crescendo è dovuto solo alla tua esperienza nel tempo o c’è di più?
Grazie per la tua opinione e dei complimenti. Se lo dici tu per me è un piacere, io dal canto mio vedo ciascun album come un entità diversa. Non è mio compito scegliere questo o quello, piuttosto siete voi giornalisti ed i fans stessi a decidere. L’importante è che compriate i miei dischi (ride)!

Cosa cambieresti nei dischi che ti ho nominato?
Non cambierei nulla proprio perché quello che è accaduto (anche le atmosfere più scure di "Slam") è frutto di una naturale evoluzione delle cose.Tutto deve accadere spontaneamente.

Come si fa a mantenere una voce come la tua nel tempo, c’è un segreto?
Cerco di mantenere uno stile di vita sano e cercare di moderare tutto. E’ l’esperienza negli anni che mi ha dettato la giusta strada da percorrere, cerco di dormire otto ore o più sia se sono in casa che in strada, e poi bere molta acqua!

Il Giappone è una nazione che risponde sempre alla grande nei confronti dell’ Hard Rock in generale, tu che ne hai esperienza (ottimo il “Live In Tokyo”), come ti spieghi che questo popolo è un grande ascoltatore, ma uno scarso esportatore?
Non credo che siano del tutto scarsi esportatori, ho suonato con molte grandi band giapponesi e queste cantano e scrivono molto in Inglese, ovviamente per poter esportare meglio la loro musica…

Che cosa pensi del nuovo progetto medievale fatto da Blackmore?
E’ una vita che lui sognava di poter fare questo genere di musica, sono felice che sia riuscito a realizzare il suo sogno! E’ stato sempre un grande seguace del genere. Anche io apprezzo molto quello che sta scrivendo. Carol Stevens, la manager della band, mi ha chiesto di poter fare un duetto con Candice. Ho risposto che per me sarebbe molto bello.

Quindi se Blackmore ti chiamasse oggi a cantare almeno un brano del suo ultimo disco accetteresti?
ASSOLUTAMENTE!!

Parlaci della tua amicizia con Glenn Hughes, che genere di uomo è?
Glenn ed io siamo amici da lungo tempo. E’ un talento nato, oltre che cantante e musicista di grande ingegno.

Quando è nata la vostra collaborazione?
Quando ero in Giappone nel tour del mio Holy Man album ho visto Glenn suonare il basso e cantare in maniera meravigliosa, la gente impazziva, così il mio manager assieme ad una casa discografica del posto ha pensato di farci collaborare. Il successo è stato grande con tutti e tre i dischi, “HTP”, “HTP2” ed il “Live In Tokyo”. Abbiamo fatto in tre anni due volte la spola fra Europa e Giappone. E’ stato grande il contatto con i nostri fans!

Possibilità di un terzo album insieme?
Si, è possibile, ma ora siamo tutte e due impegnati nella promozione dei nostri album solisti. Credo che in un futuro prossimo ci risentiremo.

In effetti credo anche io che HTP sia più che un progetto di due grandi artisti, quale è la tua opinione?
Sì, fra Glenn e me c’è più che una storia musicale, c’è una storia umana di amicizia che dura da più di venti anni. Il fatto che abbiamo voluto sempre lavorare insieme fa intendere il nostro collegamento spirituale.

Glenn ha un forte legame con la fede in Gesù, cosa ne pensi?
Penso che se lui trova giovamento , allora è una cosa sicuramente buona! Appoggio senza dubbio la sua decisione.

Che cosa pensi dei Queen con Paul Rodgers?
(ride) All’ inizio sono rimasto sorpreso di questa scelta, ma sono sicuro che può lavorare su ottime canzoni, non dimentichiamoci che fra Bad Company, Free e Paul Rogers anche lui ha un grandissimo repertorio! Sarà sicuramente un interessantissimo connubio e poi Paul è uno dei miei cantanti preferiti di tutti i tempi!

Quale nuovo lavoro musicale vorresti ancora ideare?
Naturalmente mi piacerebbe se Ritchie decidesse di riunire i Raimbow e mi domandasse di raggiungerlo. Sarebbe una roba terrificante! C’è invece in ballo la discussione di riformare i Mother's Army. Sto anche lavorando su una Rock Opera dal titolo “Stargazer” su Galileo. La gente che coadiuva questo lavoro è la stessa che ha fatto il “We Will Rock You” Show. Sarebbe stupendo che tutto ciò si realizzasse al meglio…

Perchè hai scelto di lavorare con la Frontiers?
La Frontiers è da tanto tempo che mi corteggia, così con il mio manager e la MTM abbiamo deciso di firmare il contratto. Sono veramente soddisfatto del lavoro svolto sino ad ora, mi stupisce molto il sostegno che ci danno. Sono molto grato. Sono persone eccezionali.

Possiamo vederti suonare in Italia?
Se posso vorrei fare due date, dopo tutto noi siamo accasati nel vostro stupendo paese, a partire dalla Frontiers stessa. In più ho anche parenti lontani, è sempre bello ritornare in Italia! (ride)

Che genere di musica ascolti nel tuo tempo libero?
Ho gusti musicali molto variegati, ascolto tutti i generi! Nickelback, Maroon 5, Train e Gary Moore sono però quelli che ultimamente ascolto di più.

Quale è la cosa più strana che ti è accaduta?
Ci sarebbero molte cose da raccontare, ma quella che voglio dirti è sicuramente la più memorabile e metafisica: Con i Raimbow eravamo a Memphis, Tennessee, Stati Uniti quando il nostro autista dell’autobus ha voluto prendere delle ferie. C’era ovviamente il sostituto, ma quando quella mattina io e Ritchie lo abbiamo visto per la prima volta, non abbiamo avuto una buona impressione. Richie disse. “Fammelo vedere, che atmosfera emana? E’ oscuro, meglio non partire con lui, abbiamo pagato profumatamente il nostro, lo facciamo ritornare dalle ferie e basta!”. Questo autista in seguito fu quello che guidò l’aereo dove morì Randy Rhoads!!!

La tua carriera è veramente impressionante, solo duro lavoro o anche fortuna?
Direi entrambe. La fortuna è un fattore fondamentale. Ad esempio io ho avuto la fortuna ed il fato di cantare con i Fandango ed essere notato da Blackmore quando gli serviva un cantante per i Raimbow. Ma è anche vero che il duro lavoro nel tempo paga!

Questi sono tempi molto scuri, c'è ancora qualche cosa di buono nel mondo?
Mi piacerebbe risponderti citando un brano estrapolato da un libro intitolato “Desiderata” di Max Ehrman:
"Nella confusione chiassosa della vita mantieni pace nella tua anima. Malgrado sia finto, faticoso e pieno di sogni infranti è ancora un bel mondo. Sii diligente, sforzati ad essere felice”.

Grazie e un saluto ai nostri lettori...
Grazie per questa chiacchierata e spero di vedervi numerosi e al più presto in un mio prossimo concerto in Italia!

Recensione: The Usual Suspects

Artisti Correlati: HTP, Brazen Abbot, Sunstorm

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