Ennesima prova di grandezza artistica da parte del pioniere dell’heavy
Metal. Per chi non lo conoscesse basta ricordare che Lynn ha cantato
con Rainbow, Deep Purple e con tutta la crema di quegli anni. Ma non
soffermiamoci ai tempi che furono perché in questo periodo
le realizzazioni si susseguono alacremente, non ultima quella assieme
ai Brazen Abbot e al grande Glenn Hughes negli HTP.
“The Usual Suspects” non ha le pretese di sconvolgere
chissà quale regola dell’Heavy Metal, ma credetemi quando
vi dico che lo rappresenta più che degnamente. Un disco che
rende felici e ci da una scarica di adrenalina, chi ama questo genere
mi ha già capito.
“Power Of Love” apre le danze, la classe cristallina e
la bella voce di Turner saltano subito in evidenza grazie a riff semplici
e melodia d.o.c. Il lavoro alle chitarre da parte di Al Petrelli è
veramente ottimo e per capirci meglio accosto il brano ai Saxon. Canzoni
massicce si alternano a ballate di buon gusto. I lavori fatti nel
tempo vengono fuori in “Devil’s Door”, “Jade
Knife”, “Blood Money” e “Ball And Chain”.
Vietato restare fermi all’ascolto, imbracciate la vostra chitarra
immaginaria ed esibitevi con loro! Rainbow e R.J. Dio docet.
Le ballate sono sensuali, dal profumo anni ’70, come in “Really
Loved”, “All Alone” o in “Rest Of My Life”
che in alcuni versi ricorda “Broken Heros” dei gia citati
Saxon. Non mancano neppure episodi scontati che purtroppo spezzano
l’attenzione dall’ascolto, “Into The Fire”,
e “Live And Love Again” sono francamente trascurabili.
Conclude il buon disco “Wheels Of Steel”...pardon... “Un
Finished Business”.
In definitiva, si consiglia l’ascolto di “The Usual Suspects”
a chi vive di vero Heavy Metal, a chi vuole conoscerlo, ma soprattutto
a chi ama sparare in auto del buon Rock durante un bel tragitto. MS
Intervista
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