| Questo gruppo francese propone un prog fuori dal tempo, l'album è 
            composto da quattro brani molto lunghi, si va da un minimo di otto 
            minuti e quaranta ad un massimo di oltre ventidue, delle vere e proprie 
            suites che affondano le proprie radici nel prog settantiano, senza 
            disdegnare alcune sonorità moderne, in particolare nelle parti 
            metalliche di chitarra.
 
 La musica è un perfetto esempio di art rock molto teatrale 
            con continui cambi d'atmosfera, ci sono momenti epici e momenti tenebrosi, 
            ci sono progressioni entusiasmanti e breaks lirici, ma il tutto soffre 
            da un lato a causa della voce nasale di Jean Marc Tesorio, che non 
            è molto personale e quindi interessante e da un altro lato 
            per colpa di un'incisione e di una produzione non all'altezza.
 
 I titoli dei brani parlano da soli: "Meine Liebe", "Battlefield", 
            "Eternal Warrior" e "Dreamland" la dicono lunga 
            sugli intenti pomposi dei nostri che subiscono l'influenza di gruppi 
            come gli Ange. Le tastiere sono affidate all'avvenente Isabelle Descamps 
            che offre una prova più che dignitosa, il chitarrista Walter 
            Gianneschi si produce in un solismo aspro di effetto, mentre la sezione 
            ritmica con Bruno Vente al basso e Patrick Delmas alla batteria sorregge 
            il tutto con perizia. Le composizioni sono belle e sono ricche di 
            idee, ma i brani non possiedono quell'immediatezza e quella forza 
            espressiva che sono necessarie anche in lavori così complessi, 
            pertanto sono richiesti ripetuti ascolti per entrare nel mondo incantato 
            e oscuro degli Ultime Atome, inoltre in alcuni momenti si avverte 
            una mancanza di fluidità.
 
 Un disco più per esperti che per neofiti. GB
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