INTERVISTA
AGLI UT NEW TROLLS rispondono Gianni Belleno e Maurizio Salvi di Giancarlo Bolther . |
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Con il progetto UT NEW TROLLS volete dare risalto al lato prog rock della vostra lunga storia artistica, vi ho visti pieni di entusiasmo e di voglia di suonare. Com’è maturata la decisione di rimettervi in pista, che sembra legata più alla passione che non a motivi commerciali? La decisione ha preso corpo alla fine del 2011, dopo l’ennesimo fallimento della reunion degli Storici NT (ci siamo ricostituiti a Gennaio del 2010 e ci siamo lasciati a Settembre del 2011). Le tante incomprensioni a livello musicale e caratteriale hanno fatto sì che io e Maurizio, confrontandoci, parlando e discutendo nel rispetto reciproco ci abbia portato alla decisione di rimetterci in pista e anche in “discussione” per riportare in risalto il lato più prog rock della nostra carriera. La passione per la musica suonata Live ha dato ancora una volta i suoi frutti e questa passione ci tiene legati, sicuramente non per motivi commerciali. Con la recente registrazione del dvd live@puccini.fi avete riproposto molto materiale d’epoca. Ritenete che oggi suoni ancora attuale? Nel vostro sound di oggi c’è ancora tutta l’anima degli anni ’70. Non pensate che questo oggi possa essere controproducente? Ci siamo riuniti con l’intento preciso di ripartire e riproporre proprio i brani scritti e suonati negli anni 70, ovviamente con arrangiamenti più attuali mantenendo sempre il nostro sound NT (ormai è nel nostro DNA). Ritengo che in quel periodo la nostra creatività sia stata più prolifica musicalmente parlando. Controproducente? Assolutamente no, anzi ritengo che ultimamente molti giovani e non riscoprano con piacere le sonorità e le musiche di quegli anni. Il dvd è abbastanza essenziale, la versione nelle mie mani non ha un menu, non ha contenuti extra, non ha la selezione dei brani, sembra quasi concepito come una vecchia vhs. È una scelta? E’ stata una scelta minimalista legata sempre agli anni 70. Registrato in diretta, senza troppi fronzoli, nudo e crudo come è stata la serata… servita e mangiata con un ottimo menù. Comunque devo dire che questo DVD è stato voluto fortemente dai nostri fan e abbiamo realizzato tutto quello che serviva per pubblicarlo in soli quindici giorni: grafica, richiesta bollini siae, stampa ecc. di tempo ne abbiamo avuto veramente poco per poter inserire il libretto o altre foto. Non abbiamo potuto seguire con la cura necessaria tutte le fasi e quindi ci siamo concentrati per dare una buona sonorità al DVD… e pensiamo di esserci riusciti. Il brano “Quella Carezza della Sera” (per me una delle dieci canzoni italiane più belle di sempre ) è proposto in modo parziale solo nei titoli di coda. C’è un motivo per cui non l’avete messa tutta? Ti ringrazio del complimento, il brano non era in scaletta, ma su richiesta dell’organizzatore della serata che, come te, adora questo brano, ci chiese di poterla cantare accompagnato dal gruppo, un suo desiderio che si stava avverando. Come non accontentarlo?! Com’è nata la collaborazione con la Black Widow, un’etichetta indipendente molto impegnata a sostenere sonorità vintage e legata in particolare a proposte oscure, abbastanza metalliche e darkeggianti? In primis perché sono tutti genovesi doc come Noi e fan da una vita dei New Trolls prog rock degli anni 70. Il merito del contatto lo lascio a mia moglie Rosy che si occupa degli Ut New Trolls, si sentì con Massimo Gasperini e da lì nacque la collaborazione felice con la Black Widow |
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Che risposta ha avuto il recente disco “Do Ut Des” e a che pubblico avete puntato? Un discreto risultato, sicuramente se ci fosse stata una promozione adeguata (lato estremamente essenziale per non dire fondamentale) che in verità non è stata, saremmo stati più contenti. Quando creiamo Musica non ci poniamo mai la domanda a che pubblico vogliamo puntare, scriviamo e basta, sperando di riuscire poi a comunicare con i nostri brani al maggior numero possibile di persone. Puoi amare il metal, il pop, il rock il prog, il classico, il jazz, il liscio, ma quando un brano ti fa rizzare il pelo questo non ha limiti di pubblico. Ho letto che “Oltre Il Cielo”, il singolo tratto da “Do Ut Des”, fu scartato alle selezioni per il Festival di Sanremo. Secondo voi è stata un’occasione mancata o è stato un bene? Hahahha, Non saprei dire con esattezza….. Forse un bene sicuramente, perché nella nostra lunga carriera di NT avendo partecipato sette volte a Sanremo e arrivando sempre ultimi questa volta ce lo siamo risparmiati..... ma... per come girano oggi i mercati discografici forse non è stato un bene, sicuramente avrebbe avuto più visibilità tutto l’album di DO UT DES ripeto essendo mancata la giusta promozione. Quando si parla di gruppi storici non si può evitare di mettere a confronto i dischi prodotti nel decennio che va idealmente dal ’67 al ’76 con quelli prodotti in seguito (anche da altri gruppi attuali). Tanti di quegli album sono considerati classici senza tempo, venerati ancora oggi, eppure da allora in poi sono stati prodotti tantissimi dischi fatti molto bene, con ottime composizioni, con un sound impeccabile. Sembra che quasi più nessun lavoro prodotto dopo quel periodo (salvo eccezioni sempre più rare) possieda le caratteristiche per diventare un vero classico senza tempo. Secondo voi perché? I fattori e le circostanze sono veramente tante, non esistono più case discografiche e produttori che credono nell’Artista e quindi pochissimi investimenti (poca resa). La differenza negli anni 67-76 la facevano proprio loro le case discografiche e i produttori investendo fior di soldi negli album e quindi l’Artista o i gruppi avevano la possibilità di esplorare e ricercare sempre nuove sonorità e, ovviamente il riscontro finale era notevole. Allora avevamo fame di Musica stavamo giornate intere a cercare un suono strano per fare la differenza. Oggi con i suoni campionati diventa tutto più facile, hanno perso la voglia di cercare o creare cose nuove. Un mio parere personale non ci sono più grandi Autori o se ci sono non riescono ad emergere e a farsi ascoltare, infine oggi gli Artisti sono come delle meteore……… e questo alla Musica non fa bene. Voi registrate tutto in diretta (molto spesso i vostri lavori da studio sono così). Pensate che la salvezza per la musica di oggi possa risiedere proprio nel fare un passo indietro nei confronti della tecnologia, oppure è solo questione di scelte di stile? Assolutamente sì. Non si deve tornare indietro per quanto riguarda la tecnologia, basterebbe mantenere fede alle proprie direttive e quindi fare sì un passo indietro registrando Live anche in studio, non facile ma sicuramente più gratificante per noi e per il pubblico. Il Live che sia in presa diretta o in studio dà sempre più emozioni all’ascolto. A livello di grafica i vostri lavori sono sempre stati piuttosto spartani e anche il dvd è molto essenziale. Perché questa scelta, che è abbastanza singolare? Abbiamo sempre curato di più la sostanza che non la forma. Forse un pregio o forse un difetto!!!!! Dipende dai punti di vista. Sicuramente il nuovo album a livello di grafica ti piacerà molto di più "speriamo". |
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Spesso si parla della scena degli anni settanta come di una scena competitiva. C’era effettivamente uno spirito di rivalità? Se è così, cosa è rimasto oggi di quello spirito? Vero, c’era una sorta di competitività tra i Gruppi e i singoli Artisti, avevamo quarant’anni di meno sul calendario e la voglia di primeggiare su tutti. Oggi come Ieri la voglia di scrivere e fare della Musica la nostra ragione di vita, uno stile un modo di essere che ci rappresenti. Parafrasando: “tanto per non dimenticare”…… rivolto a quel pubblico che ha ancora la voglia di ascoltare e seguirci nei concerti e nei nuovi progetti e a quella parte di pubblico che vorrà invece conoscerci. La storia della vostra band è stata segnata da molte controversie relative all’uso del nome e attualmente circolano almeno tre progetti paralleli (UT, Il Mito e La Storia). Come stanno oggi le cose? Per quanto riguarda gli Ut New Trolls, personalmente siamo in forma e in salute ehehheheh…. ci divertiamo e creiamo progetti nuovi, infatti entro la fine del 2015 usciremo con un nuovo album di inediti “ sempre sotto la stella del prog rock”. La scena musicale genovese si è sempre distinta per la sua unicità e credo che un merito particolare l’abbiano avuto personaggi irripetibili come De André, con cui avete avuto a che fare. Secondo voi quali sono le peculiarità di questa scena e perché è stata così prolifica? Non sono convinto che la scena musicale genovese si sia distinta dalle altre, se guardiamo la scena musicale romana, napoletana etc. Trovo che anche loro si siano distinte a pieni voti. Certamente Faber è stato oltre che un fraterno amico un Artista (autore, compositore e cantante) per eccellenza. Ritengo che Genova sia stata una delle scene prolifiche di quegli anni perché essendo un porto di mare siamo stati contaminati da varie culture. Da un punto di vista artistico non mancano nel nostro paese tanti talenti, ma sembra sempre più difficile farli emergere. Secondo la vostra lunga esperienza, quale futuro vedete per la musica in Italia? Esistono molti programmi per nuovi talenti…… ma sempre per la mia modesta opinione sono i giudici, che, dovrebbero essere scelti con un criterio e una logica che dia credibilità ai programmi. La musica è sempre esistita e in ogni periodo ha dato le emozioni e la credibilità del periodo, sicuramente anche in futuro riuscirà “me lo auguro” a lasciare un segno. Nel vostro sito internet avete messo molti messaggi dal sapore filosofico e positivo, la cosa mi è piaciuta molto. Che cosa volete comunicare esattamente? Non abbiamo fatto altro che raccontare storie e lo abbiamo fatto con la nostra musica. Ci piaceva l’idea che infinite combinazioni di note, ritmi così distanti tra loro portassero sul loro corpo d’aria e di luce un riflesso di umanità sempre nuovo. La nostra musica ha affrontato sentieri sconnessi e burroni da riempire. Nella sua spavalda inconsapevolezza ha scalato le cime più ardue e si è lasciata precipitare, per poi ripartire con inspiegabile energia. È nella natura della musica conservare il passato che ci ha formati e proiettarsi in avanti, alla scoperta di noi. Alla fine, quello che conta in un gruppo e lo fa esistere è la musica, un significato importante per Noi e per quello in cui crediamo. Noi speriamo che trovi l’istante per toccare il cuore della gente e per restituirci il volto umano di tutti. GB Recensioni: live@puccini.it http://www.utnewtrolls.com/ http://www.newtrolls.it/ |
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