Rock Impressions

Anneke Van Giersbergen - Drive ANNEKE VAN GIERSBERGEN - Drive
Inside Out
Distribuzione italiana: Spin Go!
Genere: Rock / Hard Rock
Support: CD - 2013


La storica cantante dei Gathering prosegue la carriera solista senza, credo, nessuna tentazione di ritornare alla guida della formazione goth metal che ha guidato per ben tredici anni, e ci consegna il quinto album in studio del suo nuovo progetto, che ha perso il nomignolo Agua De Annique. Circa un anno fa abbiamo visto la nostra eroina dal vivo in veste acustica al seguito dei Pain Of Salvation, ne abbiamo apprezzato il suo lato più cantautorale, anche se devo dire che le sue canzoni non mi avevano fatto un’impressione forte, le avevo trovate solo carine. Da segnalare che Anneke in questi anni ha partecipato anche a tante collaborazioni, ultima quella col genialoide Devin Townsend, testimoniata anche nell’ultimo di lui live maratona The Retinal Circus. Con questo nuovo disco Anneke ha dato seguito alla collaborazione col produttore Arno Krabman e ha voluto fare un disco alla “vecchia maniera” con tutta la band riunita in studio, a suonare insieme.

“We Live On” è la prima traccia ed è subito energia pura, che si esalta nella voce calda di Anneke, suona un po’ alla Cranberries se volete, ma è un gran bel pezzo, la nostra ci mette una grinta insospettata e porta in alto il pezzo. “Treat Me Like a Lady” è più cadenzata, ma sempre energica, Anneke splende ancora e ci regala belle emozioni. “She” parte abbastanza tranquilla per poi crescere ed esplodere nella seconda metà. “Drive” è molto accattivante, con un giro ruffiano quanto basta, meno grintosa, ma trascina e Anneke ci guida con consumata abilità. “My Mother Said” è una bella ballata romantica, che stempera un po’ la forza iniziale a favore di un romanticismo tutt’altro che sdolcinato. Con “Forgive Me” si torna all’energia pura, meno incisiva dei brani precedenti, ha una bella linea melodica ed è costruita su un tempo non convenzionale. Bella “You Will Never Change”, non aggiunge niente a quanto detto prima, ma mantiene il buon livello complessivo del disco. In “Mental Jungle” la nostra, con l’aiuto di una voce maschile, sperimenta nuove soluzioni, in particolare l’altro singer propone un cantato tra il flamenco e le modulazioni arabe, mentre la base musicale è un rock sempre molto viscerale, brano molto interessante. “Shooting For the Stars” è una power ballad sempre convincente. Si chiude con la speranzosa “The Best Is Yet To Come” che pulsa un ritmo ondeggiante di sicura presa ed è spinta da un ritornello facile.

Brava Anneke che ci consegna un bel disco di rock sanguigno, certo non c’è niente di nuovo sotto il sole, però c’è la capacità di confezionare un pugno di belle canzoni che mettono buon umore. Onestamente mi è sembrato un disco fin troppo facile, fatto per piacere agli altri prima che a sé stessa, insomma una volta si sarebbe detto che è un disco commerciale, in effetti non lo è se fare rock non è (e forse non lo è mai stato) commerciale, ma questo disco vuole piacere e ci riesce. GB

Live Report: 2012

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