Il
Duca Bianco è uno dei personaggi più influenti di tutto
il rock, uno che ha sempre saputo precorrere le tendenze, basterebbe
ricordare che lanciò i Bauhaus, oppure quando con i Tin Machine
anticipò il ritorno dell'Hard Rock su grande scala (leggi Grunge)
anche se, purtroppo, non fu capito.
Una raccolta di covers non basta, ci vorrebbe un box zeppo di CD per
celebrare degnamente un artista così importante, del resto
come racchiudere in un solo album di tredici brani ben trentacinque
anni di carriera?
La Locomotive Music ha svolto, comunque, un lavoro molto interessante
perché i frammenti qui inclusi hanno tutti il pregio di aver
stravolto gli originali, interpretando alla perfezione lo spirito
avventuroso e sperimentale di David, al punto che anche lui deve sentirsi
gratificato da questa raccolta.
Le tredici tracce sono prese da periodi molto diversi dell'attività
di Bowie e spaziano da "Ziggy Stardust" a "Let's Dance",
scovando anche qualche chicca come "Cat People", tratta
dalla colonna sonora del film omonimo. Fra sperimentazioni elettroniche
e ruvide interpretazioni si esprimono i vari gruppi, ho trovato particolarmente
toccante la versione di "Time" fatta da Rozz Williams, la
sua voce evocativa sembra uscita da Rocky Horror Picture Show. Molto
tenebrosa "Look Back In Anger" fatta dai suggestivi Dichroic
Mirror. Non tutti gli episodi sono sopra le righe, ma preferisco considerare
questo disco nel suo complesso, in questi casi c'è sempre qualche
rimpianto, come l'esclusione dei brani di Diamond Dogs, mentre si
è evitato di scadere nella scontata riproposizione dell'inno
"Heroes", che comunque è sempre un bel sentire, ma
non si può avere tutto. Accontentiamoci! GB
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