Rock Impressions

DISDURPANCE Vol.3
Durp

Quindici nuove e per lo più sconosciute bands si dividono lo spazio offerto da questo CD che li vuole presentare al grande pubblico. E' l'occasione per portarsi a casa una bella fetta di musica progressiva senza dover sborsare un patrimonio, ma valutare un artista prog con un solo brano è compito alquanto difficile se non improbo.

Gli Yoke Shire aprono con un brano atipico e intimista con atmosfere soffuse e sognanti. Seguono gli Agent Cooper con un pomp che sembra uscire direttamente dagli anni ottanta quale omaggio a bands immortali come Bronz e Saracen. Saltiamo al quinto brano dove gli Scythe propongono uno spaccato di prog metal alla Dream Theater ben suonato con veloci cambi di tempo e bei riffs anche se non sono ovviamente molto originali. Anche i Tunnelvision si fanno notare con un brano personale che unisce la maestosità dei Rainbow alla perizia tecnica del già citato Teatro. Molto insolita è la canzone omonima proposta dai Body Full of Stars che su un'impianto ritmico etnico e tribale ricamano delle improvvisazioni di chitarra molto acide ed evocative, di sicuro uno dei brani più interessanti della raccolta. Gli Platos HalO si fanno notare per la presenza di una grande singer che canta come l'indimenticabile Kate Bush (where are you?), ma il brano è comunque interessante ed originale anche se ha un'andatura un po' troppo pop, ma senza esagerare. Sorprendentemente i Trascendence propongono una canzone, Step by step, che è quasi identica a quella dei Royal Hunt del capolavoro Movin Target, mah? I Prototype offrono un brano potente in doppia cassa, molto power e poco prog, ma nell'economia della raccolta ci sta bene un po' di sana energia. Mistici e orientali sono invece i Paranoise, seconda proposta dal sapore "etnico" molto intrigante, ma non per tutti. Come bonus tracks chiudono due formazioni un po' più conosciute, i Mystery e i Salem Hill con due inediti, molto sognanti e di matrice settantiana, ovvio omaggio ad una tradizione che si alimenta di nuove formazioni, che cercano di fare musica personale.

Questo momento di grazia che il genere sta vivendo da finalmente la possibilità di ascoltare tanti nuovi e interessanti lavori, speriamo che duri ancora a lungo. GB



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