Sottotitolo:
"Una discesa introspettiva nell'animo maschile". Come sembra
indicare il titolo della raccolta che andiamo a recensire, si tratta
di musica notturna, l'anima più intima di un movimento che
ha saputo esprimere grandi talenti e che ha saputo sorprendere sempre.
Tredici (chissà se è casuale) tracce fra cui spiccano
i nomi illustri di John Foxx dell'indimenticabile The Garden, dei
Christian Death del compianto genio del dark Rozz William e di David
Sylvian. Ma la raccolta, che spazia in vent'anni di produzioni gothic,
presenta anche nomi meno noti fra cui Unto Ashes, Tones on Tail e
Pieter Nooten.
Gli incubi notturni e i fantasmi sono tutti racchiusi in queste tracce
di sonnolenza malsana, in effetti sarebbe stato più appropriato
chiamare questa raccolta Morphée. Un inno ad uno degli aspetti
più nascosti e più veri del dark: la meditazione malinconica.
Forse sono finiti i tempi delle sfuriate post punk dei Bauhaus e dei
Killing Joke, ma l'aggressione sonora e la violenza metafisica di
quelle proposte mi manca parecchio ascoltando questo CD.
Alla fine un disco come questo ottiene il suo scopo e scivolo in un
torpore allucinato dal quale fatico non poco a riprendermi. Il dark
autolesionista e masochista trova qui nuovo materiale a cui attingere
per coloro che si compiacciono della propria sfortunata condizione.
Accendete la luce, please! GB
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