Rock Impressions

Progressive Rock Covers Progressive Rock Covers
Musea
Distribuzione italiana: Frontiers
Genere: Prog
Support: CD - 2007

Quando ho ricevuto questo cd ho pensato subito che era un’idea carina, gruppi prog che propongono delle covers di alcuni classici, ho immaginato una gustosa selezione con brani intriganti. Del resto molte produzioni targate Musea con artisti vari si sono dimostrate molto valide, come la serie dei dischi coprodotti con la Colossus, invece le cose non stavano proprio così.

Diciamo subito che su dodici brani solo uno è stato realizzato per questo cd, gli altri undici sono stati estrapolati da altrettante uscite ufficiali dei gruppi coinvolti, quindi si tratta di una mera operazione commerciale e dalla Musea non me l’aspettavo proprio.
Per quanto riguarda i gruppi non c’è niente da ridire, si va dai London Underground ai Gerard, dagli Halloween ai Quidam, mente i brani lasciano qualche ulteriore perplessità, vicino a classici del prog di King Crimson, Van Der Graaf Generator ed ELP, troviamo anche Led Zeppelin, Deep Purple e Doors, ma in fondo forse questo è un aspetto lodevole, non ci sono confini nel rock ed è giusto che non ci siano e a capirlo per primi sono gli artisti, anche se la versione di “Child in Time” dei Quidam non mi convince per niente, il brano perde quasi tutta la sua epica drammaticità, ma progressive vuol dire anche smontare e ricomporre, giocare con la musica e mostrare come un brano possa essere “diverso”, senza perdere troppo delle sue caratteristiche e in generale tutte le proposte sono interessanti come la lunga versione di “Kashmir” proposta dai Now, mentre una sorpresa è stata trovare incluso il brano di Manfred Mann, “Travelling Lady” proposta ottimamente dai London Underground. L’unico brano inedito è proposto da quell’istrione di Thierry Crusem ed è “Exiles” del Re Cremisi, che viene rifatta con passione.

È vero, Progressive Rock Covers è un disco commerciale, ma è comunque un’operazione che ha un certo valore, almeno per chi non ha gli originali, per questo penso che non sia un peccato portarselo a casa, prima però credo ci siano molti altri dischi da considerare. GB


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