La Firebox ha pensato di riunire questi tre giovani gruppi per presentarli tutti insieme in quanto hanno caratteristiche molto simili fra loro, hanno poche incisioni alle spalle, fanno un gothic metal molto simile e vengono tutti dal profondo nord. Personalmente non amo molto gli split cd, mi sembrano solo operazioni dal vago sapore commerciale, poi non viene detto se questi brani saranno presenti anche su altre uscite dei suddetti gruppi che sono tutti in sala a registrare i prossimi cd, o se, come è auspicabile, resteranno editi solo sul presente dischetto. Infine questo Ep dura poco più di ventisei minuti per cinque brani, un po’ pochino per giudicare il tutto.

Venendo alla musica i Saralee sono presenti con due brani e mi sono sembrati quelli più energici e grintosi, fin dall’iniziale “To Live Forever” dimostrano di avere le idee chiare e sfoggiano un sound moderno e accattivante, anche se pagano un forte tributo a HIM e compagnia, dimostrandosi in fondo ben poco originali. “Call of the Shadows” non è certo più convincente della traccia precedente, buona resa, ma scarsa personalità. I Gotham O.D. offrono il brano migliore, la loro “I Gave You All” è quella che presenta la musicalità più spiccata, con un ritornello molto ottantiano, il genere è sempre lo stesso, ma la composizione funziona bene, peccato che non ce ne sia una seconda. Chiuduno i Velvetcut con due brani ben costruiti, del trio sono quelli che hanno inciso prima e l’esperienza si sente. “Stereotype si dimostra matura e convince, anche se siamo sempre a corto di personalità. Un po’ più ricercata è “Denial”, ma ormai il bilancio del dischetto non cambia e si resta nell’insufficienza.

I paesi nordici ci hanno abituati molto bene, ma non è tutto oro quello che riluce. GB